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Cos’è l’ARPU, ARPPU, LTV?

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Quando abbiamo una app mobile è molto importante tenere d’occhio alcune metriche di monetizzazione per capire e prevedere quanto profitto possiamo aspettarci dagli utenti che utilizzano l’app. L’ARPU, l’ARPPU ma sopratutto l’LTV rappresentano una chiara indicazione di quanto la nostra app è profittevole, e allo stesso tempo sono strumenti di valutazione e ottimizzazione per i marketers.

Cos’è l’ARPU?

L’ARPU – average revenue per user, è la somma dei ricavi lordi da monetizzazione in un determinato periodo diviso per il numero di utenti attivi durante quel periodo

Cos’è l’ARPPU?

L’ARPPU – average revenue per payer user, è la somma dei ricavi lordi da monetizzazione in un determinato periodo diviso per il numero degli utenti paganti durante quel periodo.

Cos’è l’LTV?

L’LTV – lifetime value, è una predizione del profitto netto attribuito ad una relazione continuativa e futura tra l’utente e il prodotto. Poiché questa metrica fornisce una stima sempre aggiornata di quanti soldi un utente medio (o specifico) spende usando l’applicazione, l’LTV può essere usato per definire i budget delle attività di performance marketing e assicurarsi che ogni campagna ha il goal di acquisire gli utenti più efficaci. 

Se un’azienda può calcolare e predire l’LTV di un utente in modo corretto, può fornire ai marketer una precisa base su cui prendere decisioni in termini di canali di acquisizione e ottimizzazione, aiutando così l’intera azienda a massimizzare l’efficienza e l’efficacia della spesa sull’advertising. 

Alcuni sinonimi dell’LTV sono il CLV (customer lifetime value), e l’LCV (lifetime customer value).

Come si calcola il Life Time Value di un utente?

L’LTV è calcolato sulla base del churn rate medio (tasso di abbandono) e della spesa media di un utente in uno specifico periodo di tempo

L’equazione per calcolare l’LTV, creata dall’agenzia Tapdaq, è questa: LTV = ARPU x 1/Churn

Perché l’LTV è il più importante tra le metriche di monetizzazione?

L’ARPU, pur essendo una metrica molto interessante, da sola dice soltanto qual è il valore di utente durante uno specifico periodo di tempo. Se invece viene combinato con altre metriche di retention, l’LTV fornisce una sorta di modello che può essere utilizzato per predire il valore di un utente futuro.

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Cos’è il Performance Marketing

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performance marketing cos'è

Durante gli ultimi anni si è creata una distinzione – quasi netta – tra le attività di brand marketing e quelle di performance marketing, con un interesse sempre maggiore per la misurabilità diretta degli investimenti.

Cos’è Il Performance Marketing?

Nel performance-based marketing, anche conosciuto come pay-per-performance advertising, l’inserzionista non paga un prezzo fisso, ma paga solo quando ci sono risultati misurabili direttamente.

Il prezzo di questo tipo di attività di marketing è spesso variabile e dipende, appunto, dalle performance dell’inserzione. Per esempio il prezzo di una campagna potrebbe essere su quante volte un ad è visualizzato dall’audience, o da quante volte è stato cliccato, da quanti leads ha generato o addirittura da quante vendite ha portato.

Chi Usa Il Performance Marketing?

Il performance-based advertising è interessante per tutte le aziende che utilizzano internet per raggiungere la propria audience. Questo può spaziare tra venditori di auto, a compagnie di assicurazione, e-commerce di qualsiasi tipo, fino a quegli “improbabili” prodotti che promettono di ringiovanire la tua pelle con una tisana.

Allo stesso tempo, questo tipo di advertising è molto interessante per quelle piccole e medie aziende che non hanno ingenti quantità di budget a disposizione. Infatti, con il performance-based marketing possono misurare rapidamente il ritorno di ogni euro speso, e ottimizzare le campagne verso un ROI positivo.

Quali sono i principali modelli di pagamento?

– CPM – cost per mille: prezzo per mille persone che vedono l’ad
– CPC – cost per click: prezzo per un click sull’ad
CPI – cost per install: costo per una installazione mobile
– CPL – cost per lead: costo per ogni lead generato
– CPA – cost per action: costo per ogni azione generata dall’ad.

Può essere un acquisto su un e-commerce, una registrazione a un servizio, o qualsiasi azione che l’utente deve effettuare per generare valore al business.

Con il tempo gli advertisers stanno spostando l’attenzione sul CPA, allontanandosi così da metriche come CPM e CPC che sono più utilizzate nelle campagne brand.

Leggi anche “Le Metriche Fondamentali Del Performance Marketing Su Mobile

Performance Marketing e Mobile Marketing

Spesso questi due concetti vengono considerati come sinonimi, ma non è del tutto corretto. Infatti il marketing basato sulle performance è nato su desktop e continua ad esistere anche su desktop, sebbene l’attenzione si stia spostando sempre più su mobile specialmente grazie all’ascesa della applicazioni. 

Allo stesso modo, il mobile marketing non è solo Performance, poiché ci sono grandi brand che comprano traffico con accordi non-performance.

Quindi piuttosto che sinonimi, è più corretto considerare il Performance-based Advertising come una specifica estensione del Mobile Marketing, e vice versa: è possibile fare delle campagne di mobile marketing a base performance, ma  è anche possibile avere campagne a base performance su desktop (o radio, o podcast, eccetera).

La combinazione di Performance e Mobile Marketing è alla base delle maggiori strategie di User Acquisition per le applicazioni mobile.

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Cos’è il Mobile Marketing?

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Mobile Marketing in che senso?

Negli ultimi anni abbiamo visto una crescita esponenziale nel mondo mobile, fino ad arrivare al punto di poter fare con il proprio smartphone tutte quelle cose che una volta erano possibili solo con il computer (guardare un film, lavorare su un foglio Excel, fare una Presentazione Power Point, leggere email). Per questo il tema del Marketing su Mobile ha acquisito sempre maggiore importanza.

 

Cos’è il Mobile Marketing?

Con questo termine si identificano tutte le attività di interazione e comunicazione con gli utenti che avvengono su smartphone, tablet e altri dispositivi mobile. L’obiettivo del marketing su dispositivi mobile è quello di raggiungere il proprio pubblico tramite strategie multi canale attraverso inserzioni all’interno di app, messaggi in-app, notifiche push, email, ma anche tramite pubblicità su mobile web, SMS e social media.

Perché è importante?

Al momento il numero di persone che possiede uno smartphone o un telefono cellulare nel mondo è maggiore del 65%, con l’Italia che è addirittura il terzo paese al mondo per numero di telefonini.

Per questo motivo è molto importante considerare il mobile come punto centrale di una strategia di comunicazione, poiché ignorare le masse di audience mobile significherebbe diminuire drasticamente le possibilità di raggiungere il proprio pubblico di riferimento.

Quali sono i principali tipi di Marketing su dispositivi Mobile?

App-based marketing: pubblicità su mobile che implica l’utilizzo di un’app. Gli annunci all’interno di un’app possono differirsi tra banner, video, annunci playable o gamificati, interstitial, annunci nativi.
Social media marketing: tipo di comunicazione con gli utenti sia organico che tramite spazi pubblicitari comprati sulle feed di diversi social networks
Location-based marketing: il grande vantaggio del marketing su dispositivi mobile è che quasi tutti gli utenti portano il dispositivo con se ovunque si spostano. Per questo motivo, i marketers possono creare ads che appaiono sul dispositivo quando l’utente entra in una specifica area geografica – più o meno grande. Per esempio alcuni inserzionisti potrebbero voler mostrare i loro annunci o le loro notifiche push solamente agli utenti che si trovano nel raggio di un chilometro dai loro negozi o dalla loro attività commerciale.
Mobile Search ads: gli ads che compaiono sui diversi motori di ricerca, basati sulle keywords di interesse per il proprio business.
– Notifiche Push e messaggi in-app tutte le comunicazioni che avvengo con gli utenti esistenti della vostra app
– Pubblicità Nativa: un’inserzione nativa è un tipo di inserzione che corrisponde alla forma e alla funzione della piattaforma su cui appare.
– Atre forme:: SMS, Email

Leggi anche “Come Usare Il Mobile Marketing Per La Tua Azienda

Confronto con il Performance Marketing

Spesso i concetti di Mobile e Performance Marketing vengono considerati, in modo non del tutto corretto, come sinonimi. Infatti il performance marketing – o marketing a base performance – è nato su desktop e continua ad esistere sia su desktop che su dispositivi mobile, sebbene l’attenzione si stia spostando sempre più sul secondo, specialmente grazie all’ascesa della applicazioni.

Allo stesso tempo, il marketing e nello specifico la pubblicità su dispositivi mobile non è solamente a base performance, poiché per esempio ci sono grandi brand che comprano traffico con accordi non-performance.

Quindi piuttosto che sinonimi, è più corretto considerare il Performance Marketing come una specifica estensione del Mobile Marketing, e vice versa: è possibile infatti fare delle campagne di pubblicità su mobile a base performance (di solito con modelli CPI, CPA), ma è anche possibile avere campagne pubblicitarie su mobile che non prevedono un pagamento a base performance (comunemente a base CPM – cost per mille impressions)

La combinazione di Mobile Advertising e Performance Marketing è alla base delle maggiori strategie di User Acquisition per le applicazioni mobile.

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Cos’è una Instant App?

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Cos'è Un Instant App

Con l’avvento dei formati interattivi anche nel mobile marketing, Google ha preso recentemente la palla al balzo e ha introdotto un nuovo formato nel proprio Play Store, che permette agli utenti di testare la applicazione mobile prima di installarla. Capire cos’è un instant app può facilitare la pubblicazione della propria app sulla piattaforma Android. 

Cos’è Un Instant App? 

Come detto, le instant apps permettono agli utenti di accedere al contenuto dell’app mobile senza doverla installare sul proprio smartphone. Questo formato è stato introdotto da Google per ridurre lo spazio delle applicazioni sul dispositivo mobile degli utenti. 

Agli inizi, queste applicazioni erano soprattutto nella categoria “utilities”, infatti al rilascio ufficiale, Google fece un test con una app di parcheggio. Con il tempo, questa tipologia di formato ha preso più piede nel Play Store Android, e ad oggi ci sono molti giochi mobile che hanno un instant app. L’idea per questo nuovo tipo di formato, è di dare all’utente un’esperienze pre-install. Dopo diversi test, si è notato che i publishers che hanno implementato questo formato nello Store, hanno avuto un aumento di installazioni organiche. 

Perché le Instant Apps Sono Importanti? 

Le instant apps offrono agli utenti un’esperienza prima dell’install. Quante volte abbiamo scaricato una app pensando fosse interessante e poi una volta installata abbiamo visto che non era quello che ci si aspettava? Le instant apps risolvono esattamente questo problema, rendendo l’esperienza utente molto più fluida e allo stesso tempo migliorando i risultati organici di ogni app sul Play Store Android.

 

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Cos’è L’Install Referrer?

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Cos'è L'Install Referrer

Nel mobile marketing è importante avere una conoscenza, anche se minima, della parte tecnica per facilitare le nostre attività. Malgrado non sia una conoscenza di base, come la callback o il fingerprinting, capire cos’è l’install referrer ci darà una mano ad essere più efficaci. Qui di seguito cerchiamo di spiegarlo in maniera semplice. 

Cos’è L’Install Referrer? 

Un Install Referrer è un identificatore di ad tracking specifico per Android, anche conosciuto come Google install_referrer. È molto simile al device ID o al device fingerprinting, poiché manda una stringa unica al Play Store (invece che al App Store) quando un utente clicca su una pubblicità in app. Se la applicazione è poi installata, l’install referrer è poi “comunicato” al sistema di tracking (MMP) usato dalla app, che in automatico cerca di trovare il corrispondente install, attribuendo infine la conversione. Tutti i dati dall’install referrer sono localizzati nella console developer di Play Store o in Google Analytics se installata. 

Perché L’Install Referrer è Importante?

L’install referrer ha un’attribuzione che è corretta al 100% per la natura con cui è stato pensato e prodotto. Questo significa che almeno per quanto riguarda il Play Store non ci sono inaccuratezze di dati. 

 

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Cos’è Il Fingerprinting?

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Cos'è Il Fingerprinting

Nel mobile marketing è importante avere una conoscenza, anche se minima, della parte tecnica per facilitare le nostre attività. Una delle conoscenze di base, ma molto importante, è capire cos’è il fingerprinting. Qui di seguito cerchiamo di spiegarlo in maniera semplice. 

Cos’è Il Fingerprinting Nel Mobile Marketing? 

Il fingerprinting (anche conosciuto come device fingerprinting) è una tecnica usata dagli inserzionisti per identificare gli utenti che interagiscono con la loro pubblicità. Il fingerprinting è creato usando informazioni disponibili pubblicamente, come ad esempio località, tipo di dispositivo e altri dati. Questi sono poi trasmessi nel momento in cui ci si connette a Internet e si visitano delle pagine mobile web o si ha accesso a un server. 

Quando un utente interagisce con una pubblicità di mobile app install, l’inserzionista redirige l’utente sull’App Store attraverso una URL di tracciamento e colleziona informazioni disponibili a livello pubblico. Una volta che l’installazione è completata, il sistema di tracciamento (MMP) controlla se il fingerprint dell’utente è visibile sulla app o meno, attribuendolo all’inserzionista nel caso sia presente. 

Perché Il Fingerprinting è Importante? 

Malgrado ci siano metodologie di tracciamento che attribuiscono direttamente il click a una installazione basate sul device ID, queste non sempre funzionano per tutti gli inserzioni sul mobile. 

Ci sono due principali motivi per questo problema: 

  1. Non tutti gli Ad Network possono supportare l’integrazione degli identificatori di dispositivi generati dai produttori principali, come l’IDFA di Apple.
  2. Anche se gli Ad Network supportano questa opzione, gli utenti hanno la possibilità di disattivare questo tipo di tracciamento tramite identificatori di dispositivi. 

Per questo motivo è stato introdotto il device fingerprinting. 

 

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Cos’è Un Impression?

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Cos'è Un Impression

Nel marketing digitale ci sono diverse metriche utilizzate per tracciare il comportamento degli utenti rispetto alla pubblicità presentata, una di queste è l’impression. Qui di seguito cerchiamo di spiegare in termini semplici cos’è un impression. 

Cos’è Un Impression? 

Si definisce impression quando un utente vede una pubblicità, sia online che sul mobile. In pratica, l’impression avviene quando l’utente apre una app e gli si mostra un banner o un video. 

Perché Le Impressions Sono Importanti? 

La ragione più semplice per cui le impressions sono importanti nel mobile marketing è perché uno delle modalità più frequenti di acquisto nel marketing digitale è per numero di impressions, identificato anche come CPM (Cost Per Mille), cioè il CPM rappresenta il costo per mille impressions. 

In termini più generali, le impressions sono utili poiché rappresentano il numero di volte una pubblicità è presentata ai vari utenti di uno o più canali marketing. 

Sapere quante impressions sono generate da un canale specifico, aiuta gli inserzionisti anche a calcolare altre metriche fondamentali per valutare le performance della campagna, come ad esempio il click-through rate (CTR)

Nel mondo dei sistemi di tracciamento (MMP) c’è una modalità di attribuzione di installs fatta appunto per impression, chiamata anche attribuzione view-through. Quando gli inserzionisti usano questo tipo di attribuzione, i sistemi di tracciamento assegnano la conversione al canale dove si è vista la pubblicità, a prescindere che l’app install sia generata da quell’impression. Poiché questo modello di attribuzione non è corretto al 100%, solitamente questa finestra di attribuzione è limitata in automatico a 24 ore. 

 

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Cos’è Un Identifier For Advertisers (IDFA)?

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Cos'è l'Identify for advertisers (IDFA)

Nel mobile marketing è importante avere una conoscenza, anche se minima, della parte tecnica per facilitare le nostre attività. Una delle conoscenze di base, ma molto importante, è capire cos’è un Identifier For Advertisers (IDFA). Qui di seguito cerchiamo di spiegarlo in maniera semplice. 

Cos’è Un Identifier For Advertisers (IDFA)?

L’Identifier for Advertisers, meglio conosciuto come IDFA, è un identificatore random di dispositivi mobile, anche detto device ID, assegnato da Apple a ogni singolo utente che possiede uno dei loro device. Gli inserzionisti tracciano questi identificatori per targettizzare pubblicità personalizzata ai vari utenti. 

L’IDFA non rivela nessun dato personale, bensì è usato per tracciare e identificare un utente per poi permettere agli inserzionisti di collezionare dati usati per valutare le performance delle loro applicazioni mobile o delle campagne performance. Questo identificatore permette inoltre agli inserzionisti di comprendere come gli utenti interagiscono con la pubblicità presentata in app per poi migliorare l’esperienza mobile. 

Perché L’IDFA è Importante Nel Mobile Marketing? 

Gli IDFA sono molto importanti per gli inserzionisti perché ci permettono di tracciare accuratamente le interazioni degli utenti con le pubblicità in app. Assegnado un unico IDFA per dispositivo, gli inserzionisti hanno più capacità di controllo sulla qualità degli utenti e possono per tanto ottimizzare le campagne di mobile marketing. 

L’IDFA offre anche un certo livello di protezione da un punto di vista di privacy, infatti con la depersonalizzazione del dispositivo mobile gli inserzionisti non sono responsabili per quanto riguarda le informazioni collezionate, poiché per l’appunto sono anonime e definite da un identificatore random. 

Da qualche anno, però, Apple ha dato la possibilità agli utenti di fare opt-out da questo identificatore, creando quindi totale anonimato; la funzione sui dispositivi è chiamata “limit ad tracking” o LAT, e in pratica permette agli utenti di passare agli inserzionisti un valore vuoto per quanto riguarda l’IDFA. Inoltre, con l’introduzione di iOS14 a Settembre 2020, l’IDFA potrebbe essere ancora più difficile da tracciare, poiché gli utenti dovranno dare il consenso specifico al tracciamento addirittura prima del download dell’app.

 

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Cos’è Un Evento Nel Mobile Marketing?

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Cos'è Un Evento nel mobile marketing

Nel mondo del mobile marketing, nello specifico caso del performance marketing, avere chiare le metriche di successo come CPI, CPA, CTR e così via, è importante per creare un piano marketing infallibile. Simile alle conversioni, gli eventi nel mobile marketing giocano un ruolo fondamentale per valutare le performance delle proprie campagne marketing. Qui di seguito cerchiamo di spiegare cos’è un evento nel mobile marketing in maniera semplice. 

Cos’è Un Evento Nel Mobile Marketing? 

Gli eventi (o eventi in app) sono delle azioni eseguite dagli utenti nelle applicazioni mobile. A seconda della tipologia di app a cui si fa riferimento, gli eventi possono essere diversi; ad esempio, in un gioco mobile, un evento può essere associato all’avanzamento di livello, oppure in una app di eCommerce, invece con una registrazione o un acquisto. Malgrado la definizione sia praticamente uguale a quella di una conversione, bisogna tenere a mente che l’evento è definito dallo sviluppatore della applicazione mobile. Questo significa che per conversione possiamo anche intendere una registrazione, ma se lo sviluppatore non ha definito quest’azione come evento nel sistema di tracking (MMP), questa non sarà presa in considerazione come tale.

Perchè Gli Eventi Sono Importanti Nel Mobile Marketing? 

L’importanza degli eventi dipende tutta da quali eventi si decide di tracciare, poiché tutte le azioni in app sono potenzialmente degli eventi, è molto importante dare priorità a quelle conversioni che hanno un valore per la nostra applicazione mobile ma anche per la campagna performance. 

Gli eventi hanno anche come scopo quello di attribuire una catena di eventi, anche conosciuta come “conversion chain” o catena di conversione, che solitamente sono collegati a eventi di monetizzazione pura. La conversion chain è importante perché ci permette di capire il livello di interazione degli utenti in app rispetto alle azioni che sono importanti per la nostra monetizzazione. 

Come si può immaginare, a troppi eventi però corrispondono troppi dati, che possono renderci la vita molto difficile. Per questo motivo è fondamentale controllare esclusivamente quelle azioni che valutiamo essere importanti, piuttosto che tutte le azioni. 

 

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Cos’è Un Device ID?

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Device ID

Per facilitare le nostre attività in ambito di mobile marketing è importante avere una conoscenza, anche se minima, di alcuni aspetti tecnici. Una delle conoscenze di base, ma molto utile, è quella relativa al Device ID.

In questo articolo spieghiamo in parole semplice cosa è questo ID e perché è importante per le campagne di Pubblicità su Mobile.

Cos’è un Device ID?

Un Device ID altro non è che una stringa di numeri e lettere che identifica ogni singolo smartphone o tablet in circolazione. Questo ID è presente nella memoria di ogni dispositivo mobile ed è reso disponibile a tutte le applicazioni installate su quello smartphone. Le applicazioni usano questi ID per l’identificazione del dispositivo mobile. 

Nel mobile marketing, il device ID è definito in uno dei due seguenti modi a seconda del sistema operativo del proprio smartphone: 

  1. Su iOS è chiamato “Identity for Advertisers” o IDFA
  2. Su Android è invece “GPS ADID” o Google Play Service for Android o anche in breve Google ID

Perché il Device ID è importante? 

Il Device ID è il modo più semplice per identificare e tracciare gli utenti, ed analizzare in che modo si comportano dopo il download dell’app, creando le cosiddette cosiddette coorti (o Cohorts). Infatti, avendo la possibilità di tracciare gli ID unici dei vari dispositivi che interagiscono con una applicazione mobile, gli inserzionisti hanno anche modo di creare un’immagine più chiara e trasparente su chi sono gli utenti per poi ottimizzare i messaggi delle campagne marketing.

Quando si usano diversi canali di acquisizione a pagamento, è importante richiedere a tutti i partner e concessionarie usati nella pianificazione di passare – tramite servers – i device ID degli utenti che effettuano una app install. In questo modo, non solo potremo capire il comportamento in app degli utenti, ma avremo modo di creare anche campagne di retargeting o re-engagement per aumentarne i tassi di conversione ed LTV

Infine, il Device ID ricopre un ruolo fondamentale nella lotta alla frode su mobile, la quale rappresenta una delle minacce maggiori per i budget degli inserzionisti di tutto il mondo. Grazie a questi ID unici possiamo infatti analizzare il nostro traffico ed identificare tipi di frode come il Click Spam, Click Injection, Nuovi Dispositivi e Fingerprinting.

Il Device ID ai tempi di iOS14

L’attenzione intorno al concetto di Device ID, e in particolar modo all’IDFA, è salita drasticamente dopo l’annuncio dell’aggiornamento di Apple ad iOS14, con il quale avverrà un cambiamento drastico per quanto riguarda la privacy degli utenti. 

Il nuovo sistema operativo di Apple, infatti, forzerà gli sviluppatori di app a descrivere in modo dettagliato come e per quali fini la propria applicazione utilizzerà i dati degli utenti, i quali dovranno esprimere il loro consenso al tracciamento del loro IDFA prima del download dell’app.

Scopri di più sulle novità di iOS14 in questa infografica.


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