Durante gli ultimi anni si è creata una distinzione – quasi netta – tra le attività di brand marketing e quelle di performance marketing, con un interesse sempre maggiore per la misurabilità diretta degli investimenti.
Nel performance-based marketing, anche conosciuto come pay-per-performance advertising, l’inserzionista non paga un prezzo fisso, ma paga solo quando ci sono risultati misurabili direttamente.
Il prezzo di questo tipo di attività di marketing è spesso variabile e dipende, appunto, dalle performance dell’inserzione. Per esempio il prezzo di una campagna potrebbe essere su quante volte un ad è visualizzato dall’audience, o da quante volte è stato cliccato, da quanti leads ha generato o addirittura da quante vendite ha portato.
Il performance-based advertising è interessante per tutte le aziende che utilizzano internet per raggiungere la propria audience. Questo può spaziare tra venditori di auto, a compagnie di assicurazione, e-commerce di qualsiasi tipo, fino a quegli “improbabili” prodotti che promettono di ringiovanire la tua pelle con una tisana.
Allo stesso tempo, questo tipo di advertising è molto interessante per quelle piccole e medie aziende che non hanno ingenti quantità di budget a disposizione. Infatti, con il performance-based marketing possono misurare rapidamente il ritorno di ogni euro speso, e ottimizzare le campagne verso un ROI positivo.
– CPM – cost per mille: prezzo per mille persone che vedono l’ad
– CPC – cost per click: prezzo per un click sull’ad
– CPI – cost per install: costo per una installazione mobile
– CPL – cost per lead: costo per ogni lead generato
– CPA – cost per action: costo per ogni azione generata dall’ad.
Può essere un acquisto su un e-commerce, una registrazione a un servizio, o qualsiasi azione che l’utente deve effettuare per generare valore al business.
Con il tempo gli advertisers stanno spostando l’attenzione sul CPA, allontanandosi così da metriche come CPM e CPC che sono più utilizzate nelle campagne brand.
Leggi anche “Le Metriche Fondamentali Del Performance Marketing Su Mobile“
Performance Marketing e Mobile Marketing
Spesso questi due concetti vengono considerati come sinonimi, ma non è del tutto corretto. Infatti il marketing basato sulle performance è nato su desktop e continua ad esistere anche su desktop, sebbene l’attenzione si stia spostando sempre più su mobile specialmente grazie all’ascesa della applicazioni.
Allo stesso modo, il mobile marketing non è solo Performance, poiché ci sono grandi brand che comprano traffico con accordi non-performance.
Quindi piuttosto che sinonimi, è più corretto considerare il Performance-based Advertising come una specifica estensione del Mobile Marketing, e vice versa: è possibile fare delle campagne di mobile marketing a base performance, ma è anche possibile avere campagne a base performance su desktop (o radio, o podcast, eccetera).
La combinazione di Performance e Mobile Marketing è alla base delle maggiori strategie di User Acquisition per le applicazioni mobile.