Ormai ogni macchina ha un sistema di navigazione integrato, ma nel caso in cui il tuo non ti soddisfi, o semplicemente vuoi provare qualcosa di nuovo, sei nel posto giusto. Oggi andremo a vedere quelle che sono, per noi, le 5 migliori app di navigazione disponibili sia su iOS che Android!
Google Maps
Iniziamo con quella che è probabilmente la più famosa tra le app che vedremo quest’oggi. Semplice, intuitiva e gratuita, è ottimale sia per chi guida sia per chi si muove a piedi.
Presenta vari punti di interesse e permette agli utenti di segnalare varie problematiche, come ad esempio incidenti o autovelox, in modo da migliorare l’esperienza collettiva. È inoltre compatibile con Apple CarPlay.
Per chi si muove a piedi è inoltre presente la funzione Live View che riconosce le strade attraverso la fotocamera e ci indica esattamente la via da seguire.
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ViaMichelin
Come intuibile dal nome, questa applicazione si basa sulla conoscenza e la qualità degli stradari Michelin. Ma oltre alla qualità delle mappe, ciò che ci ha realmente convinto sono le possibilità di personalizzazione del tragitto.
È infatti possibile scegliere di evitare autostrade e pedaggi, impostare dei punti intermedi, e soprattutto affidarsi a Michelin per la scelta del percorso, secondo criteri quali traffico, prezzo, tempo o addirittura il più panoramico. Infine, come nella versione web, è presente la funzione per calcolare il costo del viaggio a seconda del tipo di veicolo, della strada e del prezzo aggiornato del carburante.
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TomTom Go
Non servono presentazioni per quella che era l’azienda leader nel settore della navigazione satellitare. Sebbene non abbia più lo smalto di un tempo, la sua applicazione mobile TomTom Go è molto valida, ma va detto che, ad eccezione dei primi 75km mensili, è utilizzabile solo tramite abbonamento mensile o annuale.
I suoi punti di forza sono, oltre alla qualità delle mappe, una community di utenti che migliorano l’esperienza d’uso e la possibilità di raggiungere la posizione attraverso i contatti o i dati di geolocalizzazione delle foto. Oltre a ciò non mancano i punti di interesse, rappresentazioni tridimensionali di edifici e monumenti e la segnalazione degli autovelox.
Scarica TomTom Go
Sygic
Applicazione storica, nel 2009 è stata infatti la prima con un sistema GPS per iPhone, nel tempo si è evoluta ed oggi è presente anche su Android.
Sicuramente la caratteristica che salta all’occhio è la compatibilità con MirrorLink, che permette di funzionare con i sistemi di infotainment di alcune case automobilistiche (tra cui Volkswagen, Honda, Peugeot e Citroen). Altre caratteristiche che l’hanno resa apprezzata sono il sistema di ricerca dei parcheggi e gli avvisi di velocità e corsia, oltre a due funzioni molto interessanti quali Dash Cam e l’Head-up Display.
Scarica Sygic
Maps.Me
Concludiamo questa classifica con un’altra valida alternativa, Maps.Me.
Gratuita ed utilizzabile offline, presenta alcune funzionalità interessanti come la ricerca dei punti di interesse e soprattutto l’interazione con i servizi terzi, tra cui Booking.
AperiMobile 2019 è un meetup, un incontro informale tra professionisti e persone interessate al mondo del marketing digitale
Quando?
30 ottobre 2019, ore 18:00
Dove?
Milano, Talent Garden Via Merano
Key Topics
Cosa è il Mobile Marketing
Tracking & Attribution
Analytics
Migliori Canali di Acquisizione Utenti
Nuovi Canali
Concept dell’evento
Il Mobile Marketing è ormai diventato un fattore che non può essere ignorato nelle strategie aziendali del 2019. Eppure troppe aziende nel mercato italiano lo ignorano ancora, inconsapevoli del grande potenziale che stanno sprecando.
Ma cos’è il Mobile Marketing? E perché è considerato così importante?
In questo primo AperiMobile, Mobile Marketing Italia in collaborazione con Adjust e IronSource, vuole creare un momento di riflessione e condivisione della conoscenza riunendo alcune delle più interessanti aziende italiane che operano nel settore Mobile.
Parleremo dei migliori canali per acquisire utenti su mobile in larga scala, dell’importanza del tracking per determinare il successo delle campagne e di come utilizzare i dati per arricchire le proprie strategie di acquisizione.
Programma AperiMobile 2019
6:00 pm – Registrazione e Aperitivo Gourmet
6:45 pm – Opening “Mobile Marketing, in che senso?” Luca Mastrorocco – Co-founder, Mobile Marketing Italia
7:00 pm – Case Study “L’importanza di un MMP per individuare gli utenti più validi e sviluppare campagne di successo per le tue app” Riccardo Bianchetta – Head of Paid User Acquisition, Bending Spoons Francesco Chiarini – Sr. Sales Manager, Adjust.com
7:25 pm – Panel Discussion “Come raggiungere i tuoi utenti – Il giusto mix tra Canali UA e Dati” Simone Ciccioni – Digital Marketing Strategist, PhotoSì Ilaria Calesella – Agency & Brand Partnerships Director, Zeotap Riccardo Bianchetta – Head of Paid User Acquisition, Bending Spoons Modera: Lorenzo Rossi – Co-founder, Mobile Marketing Italia
8:00 pm – Case Study “Farsi notare nella competizione: come Wind Tre ha rivoluzionato il modo in cui gli utenti scoprono le applicazioni che amano” Andrea Missiroli – Product Manager Content & Service Partnerships, Wind Tre Arik Bendaud – VP Customer Success, IronSource
8:25 pm – Chiusura dei lavori
8:30 pm – Networking beer
Speakers
Simone Ciccioni – Digital Marketing Strategist, PhotoSì Experienced Digital Marketing Strategist, Manager with over 16 year’s experience developing and driving marketing initiatives as well as managing digital project builds. Key skills include: Marketing Automation Systems, SEO, e-commerce, email marketing, social media and PPC.
Riccardo Bianchetta – Head of Paid User Acquisition, Bending Spoons 10 anni a sporcarsi le mani con il mobile marketing, cercando di competere nel mercato globale senza muovere un piede fuori dall’Italia, al momento guida il team di Paid User Acquisition in Bending Spoons, occupandosi di strategia di crescita, Marketing Mix e supporto all’operatività di UA e formazione. Riccardo è anche un Pioniere del Mobile Marketing!
Andrea Missiroli – Product Manager Content & Service Partnerships, Wind Tre
Luca Mastrorocco – Co-founder, Mobile Marketing Italia Luca è attivo nel settore AdTech da ormai più di 10 anni. Ha lavorato per alcuni dei players più grandi in Europa e a livello globale, come Fyber, AppLift, YouAppi e Glispa, aiutando centinaia di clienti in tutto il mondo a navigare le complicate acque del mobile marketing. La sua conoscenza varia dal performance al brand marketing sia su desktop che su mobile. Luca è anche un business e sales coach ed è fondatore del sito MyStartupLand.
Lorenzo Rossi – Co-founder, Mobile Marketing Italia Lorenzo si occupa di user acquisition da una decade. Ha lavorato nel mondo del Mobile Marketing per importanti startup europee come Zalando e LOVOO, contribuendo alla crescita esponenziale della user base, e all’integrazione della strategia di engagement e retargeting. Durante gli ultimi 2 anni ha coordinato le attività marketing di Free2Move, l’aggregatore di mobilità condivisa parte del gruppo automobilistico PSA, prima di diventare freelancer e co-founder di Mobile Marketing Italia.
Arik Bendaud – VP Customer Success, IronSource Certified Public Accountant and Business Consultant. Dynamic, strong analytic skills. Knowledge and experience in financial markets trading. Specialties: strategic business development and dealmaking in the fields of digital distribution. Expert in online-monetization. Generation of new business revenues and optimization of traffic for e-commerce and online shopping.
Francesco Chiarini – Senior Sales Manager Southern Europe & Benelux, Adjust.com Francesco started in the mobile industry about six years ago, challenging himself and fulfilling several positions along the line that generate business, from sales to post-sales and management. Passionate about the mobile industry he’s interested in all latest innovations and trends that fuel mobile advertising.
Il video advertising è stato grande protagonista nello scenario pubblicitario durante lo scorso anno, ed è destinato a essere attore principale anche per il 2019 (Leggi anche “Gli 8 trend sul mobile marketing che non puoi ignorare nel 2019“) In definitiva, i video sono un treno che il vostro business non può assolutamente perdere.
Di seguite puoi trovare i 5 trend sul video advertising che non possono assolutamente essere trascurati
1. Video più brevi
La grande abbondanza di contenuti video disponibili in rete oggi giorno crea una competizione molto ardua per gli advertisers. Gli utenti hanno infatti l’opportunità (illimitata) di guardare qualsiasi cosa, quindi le possibilità che prestino attenzione alla tua pubblicità sono davvero ridotte. Per questo motivo, gli advertisers stanno testando formati video molto più corti che si concentrano sui primi 5 secondi, poiché gli utenti tendono a cliccare “salta il video” subito.
In generale le best practice dicono che una inserzione video non dovrebbe mai superare i 15 secondi, e questo rappresenta una grande sfida per i marketers che si trovano a dover raccontare il loro brand, prodotto o servizio in uno spazio temporale molto ridotto.
Di seguito tre esempi di video ads concisi e di grande impatto.
Bounce
ChipsMore
Airbnb
2. Video Verticali
Come abbiamo visto la spesa destinata al mobile ha ormai sorpassato quella del traffico desktop, quindi diventa molto importante creare contenuti video che siano “mobile-first”. Ciò significa che è necessario pensare, per esempio, al formato verticale, che sta spopolando su Instagram, Snapchat, TikTok ed altre piattaforme simili.
3. Cinemagraphs
Il concetto di “cinemagraph” è nato alcuni anni fa, senza però essere mai divenuto un vero trend. Un cinemagraph non è nient’altro che una foto nella quale si anima un singolo elemento e lasciando tutto il resto statico, con il risultato finale di una vera e propria illusione ottica. Questo formato è davvero efficace per catturare l’attenzione degli utenti
Lo user generated content, o contenuto generato dagli utenti, è molto importante in relazione al cosiddetto “marketing passaparola”, poiché studi recenti dimostrano come i consumatori si fidino più del contenuto condiviso da utenti medi ai quali si possono relazionare, piuttosto che dai brand stessi.
L’autenticità dello user generated content garantisce, quindi, la possibilità di stabilire un rapporto di fiducia con l’audience, nonché di costruire una vera e propria community della quale i consumatori sono orgogliosi di far parte.
Il contenuto generato dagli utenti può essere di ogni forma: video, stories, foto, recensioni e testimonianze. L’importante è che sia reale, perché i clienti soddisfatti sono per il vostro business i migliori influencers.
5. In-stream ads su Facebook
I video in-stream sono la tipologia di video più diffusa nell’advertising. Includono pre, mid and post-roll ads, ovvero brevi spot che l’utente può vedere sulle varie piattaforme, prima, dopo e durante la visione di un contenuto video.
Anche Facebook offre, dal 2017 ormai, la possibilità di piazzare video ads di massimo 15 secondi sui video presenti all’interno della piattaforma, ma anche su altre applicazioni grazie al placement Audience Network. Questa feature ha mostrato risultati estremamente positivi, infatti il 70% degli ads vengono guardati fino alla fine.
In conclusione
KEY LEARNINGS:
Qualsiasi sia il business della vostra azienda, i contenuti video non possono essere ignorati
La brevità è fondamentale per catturare l’attenzione degli utenti
Focus sui formati mobile first
CONSIGLI:
Cinemagraph è un formato da provare assolutamente
Estendi l’audience di Facebook agli in-stream videos, anche su Audience Network
Focus su formati mobile-first, come i video verticali
Vuoi ricevere consigli su come ottenere il massimo dalle tue campagne video? Contattaci!
Nell’ultimo anno e mezzo l’influencer marketing è passato da trend a canale must-have nella strategia di performance marketing per acquisire utenti mobile.
Considerando che il tempo passato sulle piattaforme social sta continuando a crescere costantemente, ha senso dire che le strategie di influencer marketing per le applicazioni mobile diventeranno sempre più importante.
Cos’è l’influencer marketing?
L’influencer marketing è un tipo di marketing basato sull’influenza che hanno alcune persone su altre (i followers) per la promozione di prodotti e servizi. Gli influencers promuovono ai loro followers, quasi esclusivamente tramite i propri canali social, i prodotti degli advertisers che pagano un corrispettivo a seconda degli accordi stipulati.
Caratteristiche principali.
Le campagne di influencer marketing offrono, moltissime opzioni in termini di formati e piattaforme: gli influencers sono ormai attivi in ogni social network, da Facebook, passando per Instagram, Twitter, Snapchat, Pinterest, Tumblr, fino ad arrivare a Youtube. Per questo ogni business ha la possibilità di esplorare la piattaforma e il format che fa al caso proprio.
L’exploit recente delle stories, specialmente su Instagram, ha rivoluzionato il panorama delle campagne influencer. Con l’utilizzo delle stories, gli influencers hanno la possibilità di fornire dei contenuti più autentici che appaiono, agli occhi dei followers, come uno spaccato di vita quotidiana, e che si distaccano dalla pura idea promozionale.
Ma, come già detto, le piattaforme sulle quali gli influencers possono promuovere prodotti terzi sono multiple. Ogni influencer ha però un approccio “unico” al prodotto, quindi emerge la possibilità di differenziare il proprio messaggio e raggiungere più nicchie di mercato.
Le campagne di influencer marketing permettono un approccio che si distacca dai classici native o display advertising. Infatti questo tipo di campagne riesce allo stesso tempo a combinare user acquisition, brand awareness e anche creazione di content che può essere riutilizzato su blog o social media.
Agenzia o contatto diretto?
Esistono due opzioni per gestire campagne di influencer marketing: il primo è servirsi di una delle tante agenzie che gestiscono influencers, il secondo è di andare alla ricerca degli influencers che si addicono di più al proprio business e contattarli singolarmente.
Va detto comunque che sempre più influencers, soprattutto quelli più grandi, si affiliano ad agenzie per gestire i loro “spazi” pubblicitari.
Se riuscite però a contattare gli influencers senza usufruire di un’agenzia ci sono vari benefits, tra cui la possibilità di accordarsi su base performance (pagamento di corrispettivo per download, anziché per post o video).
Macro e Micro-Influencers.
Con il passare del tempo si è creata una distinzione tra macro influencers ( più di 500K followers) e micro influencer.
Definizione degli Influencers in base ai followers
Recentemente molte aziende di dimensione medio-piccola hanno iniziato a concentrarsi su campagne di micro-influencers, le quali risultano più economiche, più facili da gestire, e capaci di raggiungere nicchie di mercato più specifiche.
Allo stesso tempo lavorare con multipli micro-influencers richiede più tempo e risorse, specialmente se non si ricorre ad agenzie, sia per la ricerca che per il tracking.
Come misurare le campagne di influencer marketing.
A proposito di tracking: analizzare i risultati delle campagne di influencer marketing può risultare complicato, soprattutto se non si dispone di un MMP – Mobile Measurement Partner come Adjust, Appslfyer, Tune, Kochava etc (Leggi l’articolo sull’importanza di implementare un MMP).
Qualora abbiate a disposizione un MMP, il modo migliore di tracciare una campagna influencer è di fornire ogni singolo influencer con uno specifico tracking link, così da vedere gli effettivi risultati portati, in termini di downloads, acquisti, etc.
A volte però il tracking link non è abbastanza, poiché non in tutte le piattaforme social è possibile fare link-out (per esempio sui post di Instagram). Quindi qualora si effettuino campagne di influencer marketing è necessario anche controllare se ci sono aumenti nel normale livello di downloads organici.
Infine, un ultimo modo per tracciare questo tipo di campagne, è quello di fornire ogni influencer con uno specifico codice promozionale – qualora sia possibile – da offrire ai propri followers. In questo modo potrete vedere quanti codici sono stati riscattati per ogni singolo influencers.
La pratica di offrire codici promozionali ai followers è anche conveniente per aumentare la conversion rate, dal momento che l’influencer riesce a dare un senso di esclusività che altrimenti non sarebbe possibile.
KEY LEARNINGS:
Le campagne di influencer marketing sono diventate una parte fondamentale da includere nel performance marketing mix
Ogni business può trarre vantaggio dalle campagne di influencer marketing
I micro-influencers possono raggiungere audience di nicchia e sono più efficienti in termini di costo
Testare diverse piattaforme per analizzare in quale si trova l’audience più adatta al proprio business
È possibile tracciare i risultati con tracking link unici e misurando l’impatto sui download organici
Offrire codici promozionali aiuta a tracciare i risultati e a dare un senso di esclusività
CONSIGLI:
I vostri user sono i migliori influencers: un utente soddisfatto condivide con piacere la propria esperienza. Provate una campagna testimonial
Con i micro-influencers è possibile stipulare accordi a base performance ed offrire scambio di servizi
Lasciate l’influencer libero di creare un contenuto che sia il più possibile autentico: in questo modo i followers non si sentono come se gli venga venduto un prodotto
ESEMPIO:
Campagna di @magic_fox (macro-influencer – 1,8M followers) su Instagram per Foodspring
Vuoi saperne di più sulle campagne di influencer per promuovere la tua app? Contattaci subito e ti aiuteremo a capire come impostare una campagna di influencer marketing vincente!
È arrivato il grande momento, dopo lunghissime settimane di test e sviluppo finalmente la tua app è live sugli stores, e nel giro di qualche giorno arrivano i primi downloads. È il momento di festeggiare, tu e il tuo socio potrete finalmente aprire quella bottiglia di champagne che tenevate pronta da tempo per il vostro momento speciale.
Ora però è il momento di pensare in grande, spendere un budget per promuovere la vostra app, assumere nuove persone, ma prima di tutto, di pensare ad un Sistema di tracking e attribution.
Perché è importante implementare un sistema di tracking e attribution?
Molti sviluppatori di app pensano che per misurare le performance della loro applicazione siano sufficienti i dati degli stores (AppStore e Google Play Store). Questo può essere vero fino al momento in cui non si iniziano ad effettuare massicce attività di marketing e che l’azienda inizia ad espandersi, così che più persone necessitano di accedere alle statistiche.
Arriverà – e lo speriamo vivamente – il momento in cui avrete bisogno di capire quali canali di acquisizione portano migliori risultati, e vi troverete a dover tracciare il comportamento dei vostri utenti. E magari anche presentare i risultati ai vostri investitori.
Questo è il motivo per cui è necessario creare un’architettura robusta per capire come i vostri utenti stanno arrivando ad utilizzare la vostra app e come si comportano dopo il download. Avrete bisogno di una robusta struttura di tracking e attribution (o tracciamento e attribuzione) per strutturare l’elaborazione dei dati e capire il comportamento dei tuoi utenti.
La migliore soluzione in questi casi è implementare un SDK offerto da uno dei MMP (Mobile Measurament Platform) disponibili sul mercato (come Adjust, Appsflyer, Tune, Kochava etc.), in modo da poter essere in grado di capire se il budget che hai investito nelle attività di performance marketing sta portando i risultati sperati in termini di utenti attivi sull’app e di ROAS.
Quali sono gli elementi da tenere in considerazione riguardo all’implementazione dell’SDK di tracking e attribution?
1. Mobile Attribution
Questo rappresenta solitamente il punto di partenza: quando investiamo in performance marketing vogliamo sapere da quali canali di acquisizione provengono i nostri utenti e come si comportano dopo il download. Vogliamo sicuramente definire i migliori canali di user acquisition e re-engagement, e vedere non solo da quale canale e con quale costo l’utente deriva, ma anche come si comporta dopo il download o quando viene riattivato tramite push notification o email, oppure con un ad di retargeting.
In questo caso ci sono due opzioni: la prima è integrare una SDK per ogni singola fonte di acquisizione (Facebook, Google, Twitter, Affiliate partners), la seconda è implementare una sola SDK offerta da uno degli MMP. Ovviamente la soluzione più conveniente è la seconda, in modo da avere una applicazione che non sia pesantissima.
Un altro vantaggio di implementare una sola SDK offerta dall’MMP è che potrai avere una unica fonte di dati che garantisce un punto di vista imparziale.
2. Marketing Automation
Per comunicare con gli utenti non appena sono entrati nel cosiddetto “conversion funnel”, avrete bisogno di usare un tool adibito ad inviare notifiche push, in-app messages, ma anche email (E.g. Firebase, Braze, Mailchimp, Accengage, Salesforce).
La scelta di questo tool è fondamentale: avrete bisogno di un tool che vi permetta di segmentare il più possibile in modo da poter individuare, per esempio, quegli utenti specifici che hanno cliccato la mail, ma non hanno aperto la notifica push, oppure gli utenti che hanno iniziato il check-out ma hanno abbandonato il carrello.
Ci sono tool – ad esempio mparticle – che permettono anche di creare audiences cross-platform, in modo da escludere specifici utenti da campagne retargeting.
3. Deep Linking
Quando facciamo campagne di re-engagement o retargeting, è buona pratica servirsi di un schema deep linking che riesca a portare l’utente nella vostra app, anche in una specifica schermata o fase del conversion funnel.
Specialmente nell’e-commerce, per esempio, se in un annuncio remarketing viene mostrato uno specifico prodotto, vogliamo che l’utente quando clicca l’ad finisca direttamente sulla pagina di quel prodotto (per esempio attraverso il product feed – o catalogo facebook)
Ci sono vari servizi per implementare uno schema di deep linking, ma il nostro suggerimento è di avvalersi dell’aiuto dello stesso MMP che utilizzate per tracking e attribution, in modo da non dover implementare altre SDK, ma anche per avere i dati degli utenti che arrivano via deeplink in un’unica piattaforma.
4. Business Intelligence
Se il vostro business funziona ed il budget che investite mensilmente sulla promozione della vostra app inizia ad essere considerevole, potrebbe essere utile pensare a tool di Business Intelligence.
All’inizio è abbastanza comune affidarsi a fogli Excel per i report quotidiani, ma quando il business inizia a scalare, la quantità di dati sorgente diventa considerevole, e può diventare difficoltoso lavorare con i fogli Excel.
In questo caso è quindi opportuno iniziare ad utilizzare servizi di visualizzazione dati, quali Data Studio, ClickView, Tableau o altri, in modo da combinare tutte le sorgenti dati e creare dashboards personalizzate per tutti i differenti stakeholders – interni ed esterni all’Azienda.
Quando le risorse lo permettono e se la vostra azienda sta crescendo, è consigliato assumere un Data Engineer e Data Scientist, in modo da strutturare le tue fonti di dati e da poter interpretarli al meglio. Un Data Scientist è infatti in grado di vedere patterns che un marketer non è abituato a vedere, perché privo di un background matematico.
In conclusione:
Scegliete la vostra singola fonte di verità. Di solito il singolo punto di verità è rappresentato dal MMP, ma a volte ci sono realtà che preferiscono fidarsi del backend o dell data warehouse.
Non scegliere i tool solo in base al prezzo: dovete scegliere i tool in base alle esigenze della vostra azienda e del vostro business.
Non lasciate che siano gli altri a scegliere i tool per il lavoro che dovete fare voi. Cercate di essere coinvolti fin dalle prime scelte, perché una volta che i tool e le SDK sono implementati, è abbastanza complicato cambiare.
Il gigante dei social media Meta ha annunciato giovedì di star lanciando nuovi strumenti per consentire agli inserzionisti di controllare dove i loro annunci appaiono su Facebook e Instagram, che potrebbero salvare le loro campagne da mostrare accanto a contenuti controversi sulle piattaforme.
‘Abbiamo costruito un sistema di revisione multi-fase AI per classificare i contenuti per gli inserzionisti in modo da garantire che i controlli di idoneità del marchio siano in atto’, ha detto Samantha Stetson, Meta VP di Client Council e Industry Trade Relations. ‘Questi modelli completeranno la nostra tecnologia esistente, che già identifica il contenuto che viola o potenzialmente viola i nostri standard e linee guida della Comunità.’
Utilizzando i nuovi filtri di inventario, gli inserzionisti Meta saranno ora in grado di scegliere tra tre opzioni per le loro inserzioni pubblicitarie: ‘Inventario ampliato’, ‘Inventario moderato’, e ‘Inventario limitato’.
Mentre l’inventario espanso permetterà loro di mostrare i loro annunci accanto a qualsiasi contenuto conforme alle politiche di monetizzazione di Meta, la seconda opzione escluderà contenuti moderatamente sensibili, e il terzo permetterà loro di adottare l’approccio più cauto.
Mentre questi controlli saranno disponibili per gli inserzionisti solo in inglese e spagnolo, i mercati di lingua al momento del lancio, Meta prevede di espanderli ad altri paesi e iniziare a testarli su altri annunci posizionamenti come Reels, storie e feed video, ha detto Stetson.
Oltre ai nuovi filtri di inventario, la società di social media ha anche annunciato che offrirà agli inserzionisti una soluzione di verifica e misurazione basata sull’IA attraverso la sua partnership con Zefr, in modo che possano ‘misurare’, verificare e comprendere l’idoneità dei contenuti vicini ai loro annunci per aiutarli a prendere decisioni informate al fine di raggiungere i loro obiettivi di marketing.’
Meta ha annunciato la sua partnership con la società di misurazione della pubblicità all’inizio di questo mese.
Nonostante le sfide affrontate dal settore della telefonia mobile, tra cui l’hype guidato dalla pandemia per lo più sfumato e i cambiamenti della privacy di Apple, i download di app globali nel 2022 sono rimasti significativamente al di sopra dei livelli pre-pandemici, secondo un nuovo rapporto di Sensor Tower. Allora, che sta succedendo?
Download delle app ancora sopra i livelli pre-pandemici
Sensor Tower ha rilevato che, mentre i download delle app globali sono scesi dello 0,9% su base annua a 142 miliardi nel 2022, rimangono ancora significativamente superiori ai livelli pre-pandemici.
Il calo dei download è attribuito alla scomparsa dell’hype guidato dalla pandemia, nonché alle varie sfide affrontate dal settore della telefonia mobile, tra cui il rallentamento economico globale e i cambiamenti della privacy di Apple.
Le installazioni globali di app sono sopra i livelli pre-pandemici
Fonte: Sensor Tower
‘Giochi’ è stata la categoria ai vertici nell’ app mobile del 2022 con oltre 50 miliardi di download, seguita da ‘Utilities’ con 17 miliardi di download e ‘Intrattenimento’ con 8 miliardi di download.
La spesa mobile nel gaming subisce un colpo
Tuttavia, il rapporto ha mostrato che la spesa globale dei consumatori nei i giochi per cellulari ha registrato un calo per la prima volta nel 2022. I giochi hanno generato un fatturato di 79 miliardi di dollari, in calo rispetto agli 86 miliardi del 2021.
La spesa per le app di gaming precipita post-pandemia
La categoria ‘Gioco’ ha continuato il suo declino delle entrate, mentre le applicazioni non-gaming hanno raggiunto livelli senza precedenti nel mese di gennaio, grazie in gran parte alla maggiore spesa dei consumatori per le applicazioni di intrattenimento. Sensor Tower suggerisce che questo spostamento potrebbe essere dovuto agli utenti che si allontanano dal gioco verso le applicazioni di intrattenimento, come TikTok e Netflix, che hanno recentemente iniziato ad offrire giochi per dispositivi mobili sulle loro piattaforme.
Spesa app Intrattenimento vs Gaming
Fonte: Sensor Tower
Il calo delle entrate per la categoria Gioco sottolinea ulteriormente l’importanza per gli sviluppatori di giochi mobili di innovare e creare nuove esperienze di gioco per attirare gli utenti di nuovo alle loro applicazioni.
Google ha rilasciato il suo 2022 Ads Safety Report mercoledì, rivelando i suoi sforzi per combattere l’uso dannoso delle sue piattaforme pubblicitarie. Il gigante della tecnologia ha annunciato di aver rimosso 5,2 miliardi di annunci per aver violato le sue politiche lo scorso anno, da 3,4 miliardi di annunci rimossi nel 2021.
Mentre 1,36 miliardi di questi annunci sono stati rimossi per abuso della rete pubblicitaria, 562 milioni sono stati rimossi per non seguire le politiche di marchio di Google, e 343 milioni sono stati rimossi a causa di inosservanza dei requisiti di legge.
Inoltre, la società ha bloccato oltre 2,6 milioni di annunci elettorali da parte di inserzionisti non verificati, rimosso più di 17 milioni di annunci relativi alla guerra in corso in Ucraina, e rimosso gli annunci da più di 275 siti di media finanziati dallo Stato russo lo scorso anno. La società ha anche detto di avere rimosso più di 6,7 miliardi di account inserzionisti e limitato oltre 4,3 miliardi di annunci che coprono contenuti ‘che a volte sono legalmente o culturalmente sensibili’.
‘La pubblicità online può essere un modo efficace per raggiungere i clienti, ma nelle aree sensibili, lavoriamo anche duramente per evitare di mostrare annunci quando e dove potrebbero essere inappropriati’, Google spiega. ‘Per questo motivo, consentiamo la promozione dei contenuti qui di seguito, ma su una base limitata. Queste promozioni non possono mostrare a tutti gli utenti in ogni posizione, e gli inserzionisti possono avere bisogno di soddisfare requisiti aggiuntivi prima che i loro annunci sono ammissibili per l’esecuzione.’ Inoltre, la società ha impedito la pubblicazione di annunci su un totale di 1,57 miliardi di pagine di singoli editori, e ha agito contro 143.000 siti di editori nel 2022. 1,15 miliardi di quelle pagine avevano contenuto sessuale, 166 milioni avevano contenuti pericolosi e dispregiativi, e 110 milioni di armi vennero promosse e vendute.
Google ha introdotto o aggiunto 29 aggiornamenti alle sue politiche pubblicitarie lo scorso anno, tra cui l’espansione delle sue protezioni per gli adolescenti, l’espansione del suo programma di verifica per i servizi finanziari a dieci nuovi mercati, nonché nuove politiche per gli annunci elettorali e contenuti politici. La società ha anche iniziato a lanciare il suo hub My Ad Center nel mese di ottobre, per fornire agli utenti un maggiore controllo sugli annunci che vedono.
‘Fornire un’esperienza di annunci sicura e affidabile per gli utenti è un contributo fondamentale alla missione di Google per organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili’, ha detto Alejandro Borgia, Direttore di Google di Product Management & Ads Safety, in un post sul blog. ‘il 2023 continua, ci sarà da rimanere diligenti nei nostri sforzi per combattere gli abusi attraverso le nostre piattaforme, aiutando gli inserzionisti e gli editori crescere il loro business.’
Il rapporto arriva giorni dopo Google ha annunciato che il suo servizio di Play Commerce ha impedito oltre $2 miliardi di transazioni fraudolente in 2022.
Il gigante americano dei videogiochi Electronic Arts (EA) ha annunciato che licenzierà il 6% della sua forza lavoro come parte del suo piano di ristrutturazione.
In un post sul blog, CEO Andrew Wilson ha detto che i titoli popolari di EA FIFA 23, Apex Legends, e The Sims stanno mostrando forti prestazioni, nonostante il rallentamento economico globale. Tuttavia, l’azienda non si concentrerà più su progetti che non danno lo stesso contributo al suo business.
‘Mentre ci concentriamo maggiormente sul nostro portafoglio, ci stiamo allontanando da progetti che non contribuiscono alla nostra strategia, rivedendo la nostra impronta immobiliare e ristrutturando alcuni dei nostri team’, ha detto Wilson. ‘Queste decisioni dovrebbero avere un impatto di circa il sei per cento della forza lavoro della nostra azienda. Questa è la parte più difficile, e stiamo lavorando attraverso il processo con la massima cura e rispetto.’
Ha aggiunto che trasferiranno i dipendenti che lavorano su progetti di prossima chiusura agli altri team all’interno dell’azienda. Dove non è possibile, EA offrirà indennità di licenziamento, assistenza sanitaria e servizi di transizione alla carriera a quelli che saranno licenziati.
‘Comunicare queste decisioni è iniziata all’inizio di questo trimestre e ci aspettiamo che continuino fino all’inizio del prossimo anno fiscale.’
Secondo i dati di Challenger, Gray & Christmas Inc. (via Reuters), le aziende tech statunitensi hanno licenziato 63000 dipendenti entro i primi tre mesi del 2023.
Le aziende che tagliano il personale o hanno annunciato dei piani per farlo durante il primo trimestre dell’anno includono Alphabet, genitore di Google, Meta, Microsoft, Amazon, e Spotify.
Mentre TikTok continua ad affrontare un potenziale divieto a livello nazionale negli Stati Uniti, un’altra applicazione denominata ‘Lemon8” dalla stessa società cinese ByteDance sta crescendo in popolarità.
Lemon8, che si presenta come una miscela di Instagram e Pinterest, si propone di aiutare gli utenti ‘scoprire bello, autentico, e contenuti diversi’. Infatti, l’applicazione è stata disponibile per circa 3 anni in vari paesi asiatici, ma è stata lanciata negli Stati Uniti questo febbraio, e lunedì è diventata l’app No.10 su App Store negli Stati Uniti.
Come riportato dal New York Times, Lemon8 utilizza lo stesso algoritmo che ha contribuito notevolmente alla popolarità della sua ”compagnia sorella” TikTok.
Secondo un altro recente rapporto da Insider, ByteDance avrebbe pagato dei creators del Regno Unito per condividere i messaggi sulla piattaforma.
“ByteDance ha pagato i creators nel Regno Unito per pubblicare sull’app nelle ultime settimane, tre influencer hanno detto Insider,’il sito web di notizie ha scritto a fine febbraio. ‘Un creator aveva postato della documentazione condivisa sull’app che mostra che sono stati pagati per pubblicare sulla piattaforma, mentre altri due delle e-mail condivise che hanno ricevuto da Lemon8 delineando la struttura di pagamento.”
Gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, la Germania, il Belgio, e la Commissione europea hanno tutti recentemente vietato TikTok da dispositivi governativi.
Se anche la popolare app per video in formato corto viene bandita a livello nazionale, ByteDance può provare a colmare la sua assenza con Lemon8, a condizione che i divieti non si applichino anche ad essa.
Da tempo Apple aveva promesso di lanciare un’app di musica dedicata alla musica classica. Finalmente il 28 marzo 2023 è uscita ed è oggi prima su App Store nella sezione ‘Musica’.
La musica classica ha intrinsecamente un’associazione più ‘tradizionale’ e che non associamo generalmente a una piattaforma digitale. Per quanto erronea possa essere, tale musica rimane legata alle immagini di vecchi giradischi, grammofoni, orchestre filarmoniche e all’ossessione di tuo padre per Classic FM e BBC Radio 3.
La realtà, tuttavia, è che con la crescente ubiquità dello streaming attraverso generazioni e gusti, in combinazione con alcuni recenti salti nella qualità audio e metodi di presentazione, tali servizi sono meglio attrezzati che mai per servire il mercato classico. Grazie a innovazioni come l’audio senza perdite, lo streaming ad alta risoluzione e Dolby Atmos, lo streaming di rete non è mai stato così attrezzato per soddisfare le esigenze di Brahms, Beethoven e Berlioz.
Non sorprende, quindi, che Apple abbia lanciato il proprio servizio di musica classica su misura, intitolato Apple Music Classical, progettato specificamente per affrontare le esigenze della musica classica. Da quando Apple ha acquisito il servizio di streaming Primephonic nel 2021, ci sono stati suggerimenti su un servizio Apple dedicato al genere. Ora abbiamo finalmente tutti i dettagli riguardanti i piani del gigante tecnologico per la nuova casa del genere classico.
Come funziona?
Disponibile per gli attuali abbonati a Apple Music “senza costi aggiuntivi”, la nuova piattaforma funziona in parallelo con Apple Music, ma con una propria app che può essere scaricata separatamente gratuitamente. È strutturata specificamente per adattarsi alle complessità, e spesso complessità, inerenti alla ricerca delle molte variazioni, registrazioni e arrangiamenti che galleggiano intorno alla sfera della musica classica.
Apple Music Classical offre agli abbonati un accesso illimitato a quello che Apple considera il “più grande catalogo di musica classica al mondo” di oltre cinque milioni di tracce, tra cui migliaia di album esclusivi. Gli utenti possono navigare più efficacemente attraverso il grande catalogo utilizzando la funzione di ricerca “potente e intuitiva”, per compositore, lavoro, conduttore o numero di catalogo per trovare la registrazione specifica che desiderano.
Apple sostiene questa applicazione è “curata da esperti di musica classica che sono appassionati di aiutare sia i principianti e gli amanti della musica stagionati scoprire grandi opere.”
Purtroppo, la notizia non è così buona per gli utenti Android. Mentre Apple Music è disponibile tramite il Play Store di Google, non c’è ancora segno di Classical lì. Apple dice che sarà disponibile per i dispositivi Android “presto”, che è utilmente vago. Cosa fare invece se non sei già iscritto ad Apple Music? Purtroppo, non c’è nessuna opzione per un abbonamento standalone in questo momento, quindi se si vuole sentire il Liszt in lossless o Haydn in alta risoluzione, ci si dovrebbe sottoscrivere e pagare un prezzo di adesione al servizio completo di Apple Music per utilizzare l’applicazione classica.
Nella nuova app, gli utenti possono cercare opere utilizzando combinazioni di parole chiave che includono il compositore, lavoro, numero di opus, direttore d’orchestra, artista, strumento o anche il nome dell’opera. Inoltre, quando cerchi un’ opera sull’app, troverai tutte le sue registrazioni associate e una performance “Editor’s Choice” raccolta a mano. Per quelli già più esperti, l’app ti consente di andare dietro le quinte di registrazioni selezionate mentre gli artisti classici offrono tracceby-track commento audio, note di Apple.
Un’altra selezione chiamata “Hidden Gems” evidenzia una selezione di opere meno note, mentre le playlist “Composer Undiscovered” mirano a portare una nuova prospettiva ai nomi famosi.
Features
La libreria di musica classica vanta oltre cinque milioni di brani al momento del lancio, unendosi al catalogo di oltre 100 milioni di Apple Music. Secondo Apple, l’app Classic “rende facile per i principianti conoscere il genere grazie a centinaia di playlist Essentials, biografie di compositori perspicaci, guide approfondite per molte opere chiave e funzionalità di navigazione intuitive.”
“Funzioni di navigazione intuitive”, nel frattempo, promettono di rendere la navigazione nel mondo strano e meraviglioso della musica classica un’esperienza molto meno stressante.
C’è anche la capacità di trasmettere la libreria dell’app utilizzando airplay 2 su dispositivi wireless compatibili, nonché tramite Siri su HomePod 2 e HomePod Mini. Listen Now è il tuo hub per le esclusive, le nuove versioni, le playlist essenziali, i punti salienti dell’audio di genere e spaziale e i consigli di Apple. La scheda Sfoglia sezioni comodamente fuori categorie in modo da poter cercare tramite compositore, un particolare periodo, direttori e altro ancora.
La scheda Libreria potrebbe sembrare simile a quella dell’app Musica principale, ma funziona in modo leggermente diverso. È possibile salvare album, playlist, opere, compositori e simili – ma saranno salvati sia sul classico e l’applicazione principale Musica.
Le opere e le playlist che aggiungiamo appaiono anche nella sezione “Aggiunti di recente” nella scheda Libreria del nostro account principale di Apple Music – dispari. Non esiste una sezione “Aggiunti di recente” nell’app Classica – o non ancora, comunque. Significa che dobbiamo volare tra l’app Apple Music e Classical, che sembra vanificare il punto di avere un’app dedicata separata.
L’app offre anche ritratti digitali ad alta risoluzione di molti dei più grandi compositori del mondo. Queste opere commissionate sono state create con la ricerca storica in cose come tavolozze di colori e riferimenti artistici del relativo periodo classico. Figure classiche come Bach, Beethoven, Hildegard von Bingen, Chopin, John Dowland, Fanny Mendelssohn, Shostakovich e Tchaikovsky, tra gli altri, sono rappresentate.
Attualmente, l’app è disponibile solo su iPhone, quindi non puoi accedere all’app su Mac o iPad. Devi usare iOS 15.4 o versioni successive per usare l’app.
Giudizio finale
L’app Apple Music Classical è ancora agli inizi, ma si intravede già il grande potenziale nei confronti di un ambito, quello della musica classica, molto sottovalutato soprattutto online, nell’epoca dove tutto è digitale in cui stiamo vivendo. Sicuramente creare un’app apposita per questo genere è rischioso, ma solo un gigante come Apple ha grandi possibilità di portarllo al successo.
Apple Music Classical è un’app orgogliosamente di nicchia. Ma mentre probabilmente non sarà mai un gigantesco moneymaker, il business case è semplice: Come la crescita del suo business hardware rallenta, Apple è sempre più intenta a fare affidamento sulle entrate ricorrenti da servizi. (Che cosa si vende una volta che tutti coloro che vogliono un iPhone ne possiedono già uno?)
Apple Music è una grande parte di quella immagine di servizi, ed è inoltre bloccata in una feroce battaglia con Spotify (e, in misura minore, Tidal, Google, e Amazon) sul mercato dello streaming. Ma perché le offerte musicali di ogni piattaforma sono in gran parte intercambiabili, le applicazioni sono tutti alla ricerca di qualsiasi modo per differenziarsi. Da questo punto di vista, la musica classica potrebbe convincere alcuni appassionati di musica a passare alla Apple.
Una nuova ricerca del regolatore di comunicazione del Regno Unito Ofcom ha rivelato che il 96% dei bambini di età compresa tra 3 e 17 in Gran Bretagna guarda contenuti video su piattaforme di condivisione video e app mobili. Inoltre, il 58% consuma contenuti video in streaming, che arriva fino all’80% tra i 16-17 anni.
Il regolatore ha detto che i bambini sono per lo più ‘gravitando attorno a video ‘drammatici’ che sembrano progettati per massimizzare la stimolazione, ma richiedono il minimo sforzo e focus’.
Mentre YouTube è ancora la destinazione No.1 per la maggior parte (88%) dei ragazzi tra i 3-17 anni, TikTok e Snapchat hanno sperimentato una notevole crescita nell’utilizzo in 2022, secondo Ofcom .
Secondo la ricerca, l’ utilizzo di TikTok tra i 3-17 anni è aumentato dal 50% al 53%, mentre quello di Snapchat è salito dal 42% al 46% l’anno scorso.
Inoltre, l’87% dei bambini di 3-4 anni nel Regno Unito ora usa YouTube/ YouTube Kids, il 19% usa TikTok e il 17% usa Snapchat.
Sia TikTok che Snapchat sono stati oggetto di crescenti controlli causati dalle preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza degli utenti.
TikTok è stato recentemente vietato da Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Belgio, Germania, e la Commissione europea per l’utilizzo su dispositivi governativi, causato dal timore che il governo cinese potrebbe accedere alle informazioni private dei cittadini.
“Crediamo che questi divieti sono stati basati su idee fondamentalmente sbagliate e guidate da una geopolitica più ampia, in cui TikTok, e i nostri milioni di utenti nel Regno Unito, non giocano alcun ruolo,’ un portavoce di TikTok ha detto dopo il divieto del Regno Unito.
Snapchat, nel frattempo, è stato messo sotto il fuoco per non rimuovere gli account di utenti minorenni dalla sua piattaforma. Come riportato da Reuters, un portavoce della società ha detto che loro impediscono a decine di migliaia di tentativi fatti da utenti minorenni nel Regno Unito ogni mese di creare account Snapchat, e che tali affermazioni travisano i loro sforzi.
Dopo essere scesi del 2% a 167 miliardi di dollari nel 2022, i ricavi globali delle app mobili mostrano segni di ripresa nonostante il rallentamento economico. Un nuovo rapporto da data.ai ha rivelato che la spesa dei consumatori in tutto il mondo per le applicazioni mobili è destinata a raggiungere un nuovo record trimestrale di $33.9 miliardi nel primo trimestre 2023.
Secondo il rapporto, la spesa per le applicazioni iOS è aumentata del 4% YoY a $21.7 miliardi e le applicazioni Android sono cresciute del 6% a $12.2 miliardi durante i primi tre mesi del nuovo anno.
Mentre le applicazioni Android hanno visto un po’ più di crescita rispetto alle applicazioni iOS, l’App Store di Apple detiene ancora la più grande fetta della torta che rappresenta il 65% del fatturato totale, e il 71% tra le applicazioni non-gaming. Data.ai suggerisce che il successo di iOS è in gran parte potenziato dalla crescente domanda di abbonamenti in-app e applicazioni che li offrono, come la popolare app di meditazione Calm.
Gli utenti Android, d’altra parte, hanno speso i loro soldi per i giochi, Intrattenimento, e le categorie sociali più durante il trimestre. Tuttavia, le app Video Players and Editors, House & Home e Health & Fitness hanno registrato la maggiore crescita trimestrale della spesa dei consumatori, che è cresciuta rispettivamente del 21%, 21% e 20%.
Su base regionale, i maggiori contribuenti alla spesa dei consumatori sono stati gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud.
I download delle app globali sono in aumento
A differenza della spesa dei consumatori, i downloads globali di app mobile sono cresciuti dell’ 11% Y/ Y a 255 miliardi nel 2022. Anche se i download hanno continuato a crescere e hanno raggiunto i 38,2 miliardi nel primo trimestre di quest’anno, è ancora sotto la milestone dei 38,7 miliardi raggiunta nel terzo trimestre 2022.
Secondo il rapporto, i download iOS sono aumentati del 12% YoY a quasi 9.1 miliardi nel primo trimestre, mentre i download Android sono cresciuti dell’1% a 29.1 miliardi.
In termini di download, India e Brasile sono stati i più grandi mercati su Android, mentre la Cina e gli Stati Uniti hanno dominato lo spazio iOS.
Tuttavia, rispetto al trimestre precedente, Turchia, Russia e Iraq hanno mostrato la maggiore crescita su Android, mentre Stati Uniti, Brasile e Giappone sono stati i primi mercati in crescita su iOS.
Nel frattempo, Salute & Fitness, Navigazione e Cataloghi hanno visto la crescita più grande trimestrale nei download iOS, in aumento rispettivamente del 17%, 15% e 12%. Le categorie che hanno generato il maggior numero di download sono stati Giochi, Utilità e Foto & Video, e i generi che hanno avuto la più grande crescita QoQ in download assoluti erano Giochi, Salute & Fitness e Viaggi.
Quando si tratta di Google Play Store le categorie di Giochi, Strumenti e Intrattenimento hanno visto il maggior numero di downloads, mentre Giochi, Produttività e lstruzione ha visto l’aumento più assoluto in installazioni. Inoltre, le app Produttività, Libri & Riferimento ed Istruzione hanno registrato una crescita rispettivamente del 12%, 10% e 9%.
Secondo un altro rapporto di data.ai, l’ad spend mobile globale dovrebbe raggiungere $362 miliardi nel 2023.
Apple ha annunciato martedì che tutti gli sviluppatori saranno tenuti a presentare le loro applicazioni per l’App Store utilizzando Xcode 14.1 o versioni successive a partire dal 25 aprile, in modo che le loro applicazioni saranno compatibili con iOS 16, iPadOS 16 e watchOS 9.
L’iPhone-maker ha detto che l’ultima versione di Xcode, che consente agli sviluppatori di creare applicazioni per dispositivi Apple, è ora disponibile gratuitamente sul suo Mac App Store.
Le app costruite con le versioni precedenti di Xcode, incluso Xcode 13, non saranno accettate sull’App Store dopo la scadenza.
‘A partire dal 25 aprile 2023, le app iOS, iPadOS, e watchOS presentate per l’App Store dovranno essere costruite con Xcode 14.1 o successivo,” ha detto Apple in una dichiarazione. ‘L’ultima versione di Xcode 14, che include gli ultimi SDK per iOS 16, iPadOS 16 e watchOS 9, è disponibile gratuitamente sul Mac App Store.’
‘Quando crei la tua app, ti consigliamo vivamente di sfruttare gli ultimi progressi di iOS 16, iPadOS 16 e watchOS 9’, ha aggiunto il gigante della tecnologia.
Con il lancio di iOS 16 e iPadOS 16, Apple ha aggiunto varie API e funzionalità come l’API Live Activities, Intents App e Stage Manager. watchOS 9, d’altra parte, ha introdotto complicazioni più ricche per i quadranti, supporto per le chiamate VoIP, una nuova app per il monitoraggio dei farmaci, ecc.
Apple ha annunciato martedì di aver lanciato il suo nuovo acquisto, il servizio Apple Pay Later negli Stati Uniti, che permetterà ai clienti di dividere i loro acquisti in quattro pagamenti senza interessi e tasse.
Citando le affermazioni di fonti familiari con la questione, Bloomberg ha riferito nel luglio 2021 che Apple stava lavorando su un servizio BNPL. L’Iphone-maker ha confermato le voci alla Worldwide Developers Conference l’anno scorso, dicendo che sarebbe stato lanciato con un futuro aggiornamento per iOS 16. Tuttavia, secondo un altro rapporto di Bloomberg, la società ha ritardato il servizio fino alla primavera del 2023 a causa di difficoltà tecniche e ingegneristiche.
Martedì, in una dichiarazione, Apple ha annunciato di aver iniziato invitando a caso gli utenti selezionati per una versione prerelease di Apple Pay Later. Mentre il servizio sarà inizialmente disponibile per un numero limitato di clienti, il gigante della tecnologia sta progettando di espanderlo a tutti gli utenti idonei nei prossimi mesi.
Nel frattempo, oltre a dividere i pagamenti, Apple Pay Later consentirà anche ai clienti di richiedere prestiti da $ 50 a $ 1.000 da utilizzare per gli acquisti online e in-app che fanno su iPhone e iPad con i commercianti che accettano Apple Pay.
Jennifer Bailey, che serve come vice presidente di Apple di Apple Pay e Apple Wallet, ha detto: “Non c’è un approccio one-size-fits-all quando si tratta di come le persone gestiscono le loro finanze. Molte persone sono alla ricerca di opzioni di pagamento flessibili, motivo per cui siamo entusiasti di offrire ai nostri utenti Apple Pay Later. Apple Pay Later è stato progettato pensando alla salute finanziaria dei nostri utenti, quindi non ha commissioni e interessi, e può essere utilizzato e gestito all’interno di Wallet, rendendo più facile per i consumatori prendere decisioni informate e responsabili.”
Dato che oltre l’85% dei rivenditori negli Stati Uniti accetta Apple Pay, il nuovo servizio potrebbe dare ad Apple un vantaggio significativo rispetto alle aziende BNPL che già dominano il mercato statunitense, come Affirm, PayPal e Klarna.
Come riportato da Reuters, azioni di Affirm è sceso di oltre il 7% il Martedì, mentre PayPal chiuso lo stesso giorno circa 1% inferiore.
Negli ultimi anni molte aziende hanno investito risorse e tempo per sviluppare esperienze su dispositivi mobile che possano coinvolgere gli utenti a 360 gradi....