È passato un mese ormai da quando i legislatori facevano pressione per avere più informazioni da Mark Zuckerberg sui suoi piani per integrare i bambini nel mondo dei social: una versione di Instagram per bambini sotto i 13 anni che attirerebbe i giovani utenti che attualmente non sono autorizzati a utilizzare l’applicazione.

Questa volta, in una nuova lettera, sono i procuratori generali, che rappresentano 44 stati e territori degli Stati Uniti, che fanno pressione a Facebook per allontanarsi da questi suoi piani.

“Sembra che Facebook non stia rispondendo a un bisogno, ma invece creandone uno, poiché questa piattaforma fa appello principalmente ai bambini che altrimenti non hanno o non avrebbero un account Instagram” ha scritto la coalizione di procuratori, avvertendo che un Instagram per bambini sarebbe “dannoso per una miriade di motivi”.

I procuratori generali dello stato chiedono a Facebook di abbandonare i suoi piani, citando le preoccupazioni che si potrebbero sviluppare attorno al suo piano: cyberbullismo, l’adescamento online e gli algoritmi che mostrano annunci di diete agli utenti con disturbi alimentari. In generale, vi è la preoccupazione che Facebook dia la priorità alla sua crescita piuttosto che al benessere dei bambini. 

Negli ultimi mesi, i leader di entrambe i partiti, democratici e repubblicani, hanno espresso apertamente i loro timori su come i social media stanno plasmando le menti dei giovani utenti, tra le richieste di regolare Facebook e altre aziende di piattaforme social. 

È possibile che l’azienda farà un passo indietro data la cattiva luce in cui si sta posizionando con l’attenzione che riceve dai legislatori e dalla stampa. 

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