Questa settimana un gruppo di legislatori democratici ha scritto una lettera a Mark Zuckerberg facendo pressione per avere informazioni sui suoi piani riguardanti una nuova versione di Instagram per bambini. In un’udienza del mese scorso, Mark Zuckerberg ha confermato la segnalazione di Buzzfeed che comunica che l’azienda stava lavorando su una versione della sua app focalizzata su giovani utenti.

Due senatori statunitensi e due deputate hanno firmato la lettera, esprimendo serie preoccupazioni sull’abilità dell’azienda di proteggere la privacy e il benessere dei giovani utenti.

I legislatori scrivono che Facebook ha l’obbligo di assicurarsi che qualsiasi nuova piattaforma o progetto rivolto ai bambini metta il loro benessere al primo posto, affermando inoltre che sono scettici per quanto riguarda il rispetto di quest’obbligo da parte di Facebook.

Hanno infatti citato precedenti fallimenti con prodotti come Messenger Kids che presentava un difetto che permetteva ai bambini di chattare con persone oltre i loro parametri di privacy.

Nonostante i bug dei software siano comuni, questo episodio ha illustrato le minacce che si possono presentare alla privacy dei bambini online e ha evidenziato l’incapacità di Facebook di proteggerli da una piattaforma su cui sono stati appositamente invitati dall’azienda.   

I legislatori aggiungono infine che in luce di questi e altri precedenti problemi di Privacy e sicurezza sulla piattaforma Facebook, non sono fiduciosi nella capacità dell’azienda di proteggere adeguatamente la privacy dei bambini in una versione di Instagram per giovani utenti.

La lettera ha fissato una scadenza del 26 aprile per l’azienda per fornire risposte a una serie completa e utile di domande specifiche su un futuro prodotto mirato ai bambini.

Nella lettera, i legislatori hanno posto una serie di domande su come Facebook gestirà i dati privati per i giovani utenti e se questi dati saranno cancellati quando un account viene chiuso. Hanno anche chiesto all’azienda d’impegnarsi a non prendere di mira i bambini con pubblicità e a non utilizzare notifiche e funzioni che modellano il comportamento, progettate per rendere le applicazioni più coinvolgenti. Concludendo che se non dovessero ricevere risposte adeguate, verrà considerato come un fallimento nel dimostrare di poter gestire un progetto che include i bambini e i loro dati sui social media. 

Durante la grande udienza tecnologica del mese scorso alla Camera, i membri del comitato di entrambi i partiti politici hanno torchiato Zuckerberg su come Facebook e Instagram influenzano negativamente la salute mentale dei giovani utenti. Il rappresentante Castor ha anche incalzato l’amministratore delegato sugli utenti minorenni che eludono le linee guida esistenti di Instagram sull’età per utilizzare una piattaforma piena di post, video e annunci progettati per gli adulti.

Zuckerberg si difende però affermando che ogni genitore è a conoscenza del fatto che ci sono bambini sotto l’età di 13 anni su Instagram e il problema è proprio il fatto che lo sanno.

 

 

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