Dopo Amazon, Microsoft e Alphabet, il gigante dell’audio streaming Spotify sta ora programmando di ridurre la forza lavoro nel tentativo di tagliare le spese, hanno riferito fonti vicine alla questione a Bloomberg.
Mentre il numero di dipendenti che saranno interessati dalla mossa non è ancora noto, la società è pronta per iniziare i licenziamenti già questa settimana, le fonti hanno aggiunto.
Il rapporto arriva pochi giorni dopo che Alphabet, società madre di Google, ha annunciato che avrebbe licenziato circa 12.000 posizioni, che rappresentano il 6% della sua forza lavoro. Anche ShareChat, una società di social media indiana Google-backed, ha licenziato il 20% del suo personale lo scorso lunedi.
Inoltre, Microsoft ha confermato mercoledì scorso che avrebbe eliminato 10.000 ruoli, o circa il 5% della sua forza lavoro, entro la fine del terzo trimestre dell’anno fiscale 2023.
Anche i dipendenti Amazon hanno iniziato il nuovo anno con notizie di licenziamenti dopo che il CEO Andy Jassy ha affermato che avrebbero tagliato più di 18.000 ruoli, 1,2% della forza lavoro globale del gigante della tecnologia.
Dopo aver assunto migliaia di persone per soddisfare la crescente domanda dei consumatori durante la pandemia, le grandi aziende tecnologiche stanno ora annunciando le loro notizie licenziamento uno per uno citando l’incertezza economica post-pandemia.
Ma i licenziamenti delle grandi aziende tech non sono iniziate nel 2023. Secondo i dati di Licenziamenti.fyi, più di 150.000 dipendenti sono stati licenziati nel 2022. Meta, Twitter, Snap, Shopify, Niantic e Robinhood sono tra le aziende che hanno ridotto la loro forza lavoro o annunciato il blocco delle assunzioni lo scorso anno.
