TikTok, l’app esplosa in popolarità nel corso dell’ultimo anno, si sta affermando come più di una tendenza passeggera. Diversi sono i brand che hanno già costruito una presenza sulla piattaforma – sfruttando la partecipazione in sfide virali o reclutando i creator più popolari a fini promozionali – e i nuovi dati del sondaggio Adweek-Morning Consult sembrano giustificare questa strategia.
Risulta, infatti, che il 49% degli utenti di TikTok abbia detto di aver acquistato un prodotto o un servizio da un marchio dopo averlo visto pubblicizzato, promosso o recensito sulla piattaforma.
La componente maggiore di tali utenti è sicuramente costituita dalla generazione Z, la più presente sulla piattaforma, con il 71% degli intervistati di questa generazione che affermano di avere un account attivo sul social.
Le piattaforme social preferite da ogni fascia d’età sono effettivamente validi indicatori di dove è più probabile che gli utenti si fidino maggiormente delle comunicazioni dei brand e siano quindi più portati ad effettuare acquisti.
Per esempio, il 60% dei millennial ha detto di aver acquistato qualcosa da un marchio dopo averlo visto pubblicizzato, promosso o recensito su Facebook. Poco meno della metà (48%) della generazione X e solo il 27% dei baby boomers ha detto lo stesso.
La metà dei millennial ha detto di aver acquistato qualcosa da un marchio dopo averlo visto pubblicizzato, promosso o recensito su Instagram, mentre il 53% della generazione Z ha detto lo stesso. Sono invece meno di un quarto (23%) gli utenti della generazione X e solo 5% i boomers che hanno detto di aver comprato qualcosa dopo averlo visto su questa piattaforma.
È interessante notare, infine, che gli utenti di TikTok sono i più propensi, rispetto alla media degli adulti, ad acquistare dai brand dopo aver visto annunci, promozioni o menzioni su altre piattaforme di social media come Pinterest, YouTube, Snapchat, Instagram, Reddit e persino LinkedIn. I TikToker hanno quindi il potenziale per essere il gruppo di acquirenti più dedicato a provenire dai social media.
