Se pensavamo che la corsa all’imitazione di Clubhouse fosse finita ci sbagliavamo: LinkedIn, piattaforma che da anni connette professionisti e lavoratori, ha annunciato che vorrebbe lanciare la sua versione che, però, si differenzierebbe da quelle di Facebook e Twitter. L’azienda infatti vuole concentrarsi su un social audio dove il focus non sia il profilo personale bensì quello professionale, creando una app che, in un certo senso, non esca dal settore del social. LinkedIn ha sviluppato, negli ultimi anni, storie, live broadcast e tanto altre features; recentemente ha annunciato che altri tool saranno live a breve .

Twitter è l’unico competitor che al momento ha già una versione beta live: è Twitter Spaces, che però non ha ancora molti dei tools per creatori di contenuti necessari per renderla funzionante. Inoltre, sempre questo social, ha annunciato di voler creare piani di iscrizioni (Super Follows) in questo ambito e nuovi strumenti per monetizzare. Telegram, Discord e Facebook cercano di raggiungere Clubhouse sviluppando le proprie audio-chat, come Live Audio

In questo contesto LinkedIn cerca di sviluppare e ingrandire il suo spazio per creators, recentemente ampliato tramite sezioni per freelancer, piani per creatori e video di copertina, e costruire uno spazio che sia effettivamente utile ai professionisti. Vi è stato, secondo un portavoce dell’azienda, un aumento del 50% di interazioni online tramite storie, broadcast e altri elementi simili; questo fenomeno avrebbe portato LinkedIn a lavorare ad una piattaforma dove gli speaker stanno su una sorta di palco e gli utenti collegati sono in una parte più bassa sotto forma di icone. Ci sarà la possibilità di chiedere la parola, entrare ed uscire e così via. La compagnia vorrebbe inoltre espandere questo tipo di mezzi di comunicazione anche ai gruppi e alle chat.

LinkedIn ha condiviso con TechCrunch un esempio di come potrebbe essere il suo Clubhouse.

Source: Twitter

Inoltre l’azienda ha precisato che i contenuti saranno presentati anche in base agli interessi professionali degli utenti e che si augura che tutti si sentano liberi di parlare e commentare. Anche a questo proposito verrà introdotto uno strumento per segnalare la presenza di discorsi di odio e abusi verbali, un problema che sta dando filo da torcere a Clubhouse. 

Questo social ha assistito a una presenza di 21 milioni di utenti ad un suo evento online e ad un aumento delle sessioni iniziate del 30% nel 2020. Se prima della pandemia solo l’8% dei lavoratori era in smart-working adesso almeno il 60% è attivo da remoto. Il boom delle piattaforme digitali e mobile dovuto alla pandemia ha fatto crescere anche LinkedIn che adesso vuole cercare in tutti i modi di mantenere una posizione di rilievo su internet. 

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