Per la sezione “I Pionieri del Mobile Marketing” abbiamo incontrato Davide Sinigaglia, User Acquisition Manager per Goodgame Studios, una delle poche aziende Europee nel settore gaming di gran successo. 

Davide, racconta in breve ai nostri lettori il tuo percorso professionale fino ad arrivare a lavorare per Goodgame Studios.

Nato e cresciuto a Vicenza e studente a Trento da 5 anni, nel bel mezzo di una laurea magistrale molto insoddisfacente (e che si stava prolungando più del previsto), sognavo di trasferirmi all’estero e vivere in una grande città. Decisi di andare a fare il cammino di Santiago per chiarirmi le idee, ed è lì che ho conosciuto una ragazza tedesca che viveva a Monaco… Tre mesi dopo mi trasferivo a Monaco, con la scusa di uno stage in Ads Sales a InterNations.

Dopo una breve parentesi da traduttore, ho trovato un lavoro in una startup B2B, dove mi occupavo di un po’ tutto, da scrivere il blog aziendale, ad AdWords, passando per growth hacking e website design. Lì ho capito che la parte più “data-driven” del marketing era quella che mi interessava di più! Dopo un anno e mezzo a Soley mi sono deciso a lasciare Monaco per trasferirmi ad Amburgo dove, dopo una vita da “nerd”, non potevo non mandare una domanda di lavoro a Goodgame Studios!

Un ricordo particolare legato al mobile marketing che ha segnato il tuo percorso e che non scorderai mai?

La mia prima conferenza organizzata da Facebook. Il livello di sofisticazione del marketing mobile, e soprattutto mobile gaming, è qualcosa di eccezionale. A quella conferenza mi è diventato chiaro che voglio rimanere nel settore il più a lungo possibile!

Di cosa ti occupi al momento a Goodgame Studios?

Davide Sinigaglia - Goodgame Studios - Pioniere del mobile marketingIl mio titolo è User Acquisition Manager, lavoro che faccio soprattutto per giochi mobile, ma anche web. Questo include la gestione di campagne di svariati tipi (Facebook, Search, Native, CPE…) ma anche la gestione di progetti di più ampio respiro e coordinazione con numerosi altri team. Due esempi sono la cooperazione con lo studio per il lancio di un nuovo gioco, e la preparazione di budget e piani per il lancio sul mercato di questo nuovo prodotto, e il lavoro con un altro team di developers interni per la creazione di un nuovo tipo di dashboard che renda più efficiente il lavoro degli UA managers.

Qual è il tuo canale di user acquisition preferito?

Domanda difficile! Non ho ancora trovato un canale che non mi abbia fatto disperare per un motivo o per l’altro. Nonostante spesso sia più un nemico da battere che uno strumento di supporto, devo dire Facebook resta il mio preferito. Le possibilità di scalare le campagne e di controllare nel dettaglio un gran numero di variabili resta impareggiabile.

E qual è quello più efficace invece in base alla tua esperienza?

Se la domanda di prima era difficile, questa è impossibile! Dipende da un enorme numero di variabili. Alcune di queste sono ovvie, come prodotto, paese, audience, e obiettivo della campagna, ma anche il periodo dell’anno e il clima possono cambiare drasticamente i risultati. Inoltre, canali che risultano molto efficaci guardando ai KPI iniziali possono essere meno redditizi sul lungo termine di altri che iniziano più sottotono.

Goodgame Studios opera in un settore molto competitivo come il gaming, raccontaci come da un punto di vista marketing, ma anche innovazione prodotto, l’azienda riesce a rimanere competitiva anno dopo anno. 

Sia a livello aziendale che di dipartimento, ci è molto chiaro come sia fondamentale fare leva sui propri punti di forza e usarli per differenziarsi dalla competizione. Per riuscire a mettere in pratica questa strategia, serve che la comunicazione interna sia chiara e con pochi livelli gerarchici. È inoltre importante mantenersi aggiornati su trend e nuove idee nel settore, di cui bisogna tener conto senza però rinunciare alla propria identità.

Qual è un insegnamento del passato che ti sei portato dietro negli anni, e che stai usando nel tuo ruolo attuale?

Non avere paura di fare domande. Ogni persona che incontri, ne sa più di te su un qualche argomento e nella maggior parte dei casi sarà più che contenta di condividere le sue conoscenze. Si impara ascoltando, non parlando.

Cosa ti aspetti d’imparare invece in questo nuovo anno?

Automatizzazione. Gaming e marketing non sono un’eccezione, il mondo sta accelerando nella ricerca di automatizzare sempre più parti del nostro lavoro quotidiano, e la scelta, secondo me, è piuttosto semplice: far parte di questo cambiamento, o venire lasciati indietro.

Quali sono i tuoi KPIs per definire il successo delle attività di User Acquisition per l’anno che viene?

Davide Sinigaglia - Goodgame Studios - Pioniere del mobile marketing

 

In fin dei conti, quello che conta è ROAS di lungo termine e break-even point. CPI, ROAS-day7, Conversion Rate (quanti utenti che hanno installato il gioco, effettuano un pagamento?), e CPPU (Cost Per Paying User), nel settore gaming, sono quelli che chiamo soft-KPIs: sono indubbiamente utili per dare un’idea di come stanno andando le cose, ma vanno guardati tenendo in mente il contesto in cui sono stati generati.

Qual è la skills numero uno più importante che i mobile marketers dovrebbero imparare per emergere nell’industria? Perché la reputi così importante?

Per quanto siano indubbiamente stati i corsi che meno ho apprezzato all’università, la comprensione della statistica è un requisito imprescindibile per fare mobile marketing seriamente. Un marketer deve essere in grado di analizzare i dati a disposizione, formulare ipotesi, e creare test per provare o smentire tali ipotesi. Scambiare un trend per un paio di outlier (e viceversa) tende ad essere estremamente costoso.

3 consigli per i giovani che intraprendono adesso una carriera nel mobile marketing?

  1. Impara le basi tecniche (specialmente tutto ciò che ha a che fare col tracking) e tieniti aggiornato sugli sviluppi del settore, anche quando ti sembra non siano immediatamente pertinenti al tuo lavoro quotidiano.
  2. Le relazioni personali sono molto importanti, soprattutto nell’era digitale. Andare a conferenze è il modo migliore per fare amicizie nel settore ed avere buoni rapporti con i tuoi account manager non solo rende il lavoro più piacevole, ma aiuta anche nel lungo termine.
  3. Continua a sperimentare: le cosiddette best practices non sono necessariamente “best” per ogni prodotto e c’è sempre un nuovo strumento e una nuova fonte di traffico da provare (facendo attenzione alle installazioni fraudolente)!

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