È arrivato il grande momento, dopo lunghissime settimane di test e sviluppo finalmente la tua app è live sugli stores, e nel giro di qualche giorno arrivano i primi downloads. È il momento di festeggiare, tu e il tuo socio potrete finalmente aprire quella bottiglia di champagne che tenevate pronta da tempo per il vostro momento speciale.
Ora però è il momento di pensare in grande, spendere un budget per promuovere la vostra app, assumere nuove persone, ma prima di tutto, di pensare ad un Sistema di tracking e attribution.
Perché è importante implementare un sistema di tracking e attribution?
Molti sviluppatori di app pensano che per misurare le performance della loro applicazione siano sufficienti i dati degli stores (AppStore e Google Play Store). Questo può essere vero fino al momento in cui non si iniziano ad effettuare massicce attività di marketing e che l’azienda inizia ad espandersi, così che più persone necessitano di accedere alle statistiche.
Arriverà – e lo speriamo vivamente – il momento in cui avrete bisogno di capire quali canali di acquisizione portano migliori risultati, e vi troverete a dover tracciare il comportamento dei vostri utenti. E magari anche presentare i risultati ai vostri investitori.
Questo è il motivo per cui è necessario creare un’architettura robusta per capire come i vostri utenti stanno arrivando ad utilizzare la vostra app e come si comportano dopo il download. Avrete bisogno di una robusta struttura di tracking e attribution (o tracciamento e attribuzione) per strutturare l’elaborazione dei dati e capire il comportamento dei tuoi utenti.
La migliore soluzione in questi casi è implementare un SDK offerto da uno dei MMP (Mobile Measurament Platform) disponibili sul mercato (come Adjust, Appsflyer, Tune, Kochava etc.), in modo da poter essere in grado di capire se il budget che hai investito nelle attività di performance marketing sta portando i risultati sperati in termini di utenti attivi sull’app e di ROAS.
Quali sono gli elementi da tenere in considerazione riguardo all’implementazione dell’SDK di tracking e attribution?
1. Mobile Attribution
Questo rappresenta solitamente il punto di partenza: quando investiamo in performance marketing vogliamo sapere da quali canali di acquisizione provengono i nostri utenti e come si comportano dopo il download. Vogliamo sicuramente definire i migliori canali di user acquisition e re-engagement, e vedere non solo da quale canale e con quale costo l’utente deriva, ma anche come si comporta dopo il download o quando viene riattivato tramite push notification o email, oppure con un ad di retargeting.
In questo caso ci sono due opzioni: la prima è integrare una SDK per ogni singola fonte di acquisizione (Facebook, Google, Twitter, Affiliate partners), la seconda è implementare una sola SDK offerta da uno degli MMP. Ovviamente la soluzione più conveniente è la seconda, in modo da avere una applicazione che non sia pesantissima.
Un altro vantaggio di implementare una sola SDK offerta dall’MMP è che potrai avere una unica fonte di dati che garantisce un punto di vista imparziale.
2. Marketing Automation
Per comunicare con gli utenti non appena sono entrati nel cosiddetto “conversion funnel”, avrete bisogno di usare un tool adibito ad inviare notifiche push, in-app messages, ma anche email (E.g. Firebase, Braze, Mailchimp, Accengage, Salesforce).
La scelta di questo tool è fondamentale: avrete bisogno di un tool che vi permetta di segmentare il più possibile in modo da poter individuare, per esempio, quegli utenti specifici che hanno cliccato la mail, ma non hanno aperto la notifica push, oppure gli utenti che hanno iniziato il check-out ma hanno abbandonato il carrello.
Ci sono tool – ad esempio mparticle – che permettono anche di creare audiences cross-platform, in modo da escludere specifici utenti da campagne retargeting.
3. Deep Linking
Quando facciamo campagne di re-engagement o retargeting, è buona pratica servirsi di un schema deep linking che riesca a portare l’utente nella vostra app, anche in una specifica schermata o fase del conversion funnel.
Specialmente nell’e-commerce, per esempio, se in un annuncio remarketing viene mostrato uno specifico prodotto, vogliamo che l’utente quando clicca l’ad finisca direttamente sulla pagina di quel prodotto (per esempio attraverso il product feed – o catalogo facebook)
Ci sono vari servizi per implementare uno schema di deep linking, ma il nostro suggerimento è di avvalersi dell’aiuto dello stesso MMP che utilizzate per tracking e attribution, in modo da non dover implementare altre SDK, ma anche per avere i dati degli utenti che arrivano via deeplink in un’unica piattaforma.
4. Business Intelligence
Se il vostro business funziona ed il budget che investite mensilmente sulla promozione della vostra app inizia ad essere considerevole, potrebbe essere utile pensare a tool di Business Intelligence.
All’inizio è abbastanza comune affidarsi a fogli Excel per i report quotidiani, ma quando il business inizia a scalare, la quantità di dati sorgente diventa considerevole, e può diventare difficoltoso lavorare con i fogli Excel.
In questo caso è quindi opportuno iniziare ad utilizzare servizi di visualizzazione dati, quali Data Studio, ClickView, Tableau o altri, in modo da combinare tutte le sorgenti dati e creare dashboards personalizzate per tutti i differenti stakeholders – interni ed esterni all’Azienda.
Quando le risorse lo permettono e se la vostra azienda sta crescendo, è consigliato assumere un Data Engineer e Data Scientist, in modo da strutturare le tue fonti di dati e da poter interpretarli al meglio. Un Data Scientist è infatti in grado di vedere patterns che un marketer non è abituato a vedere, perché privo di un background matematico.
In conclusione:
- Scegliete la vostra singola fonte di verità. Di solito il singolo punto di verità è rappresentato dal MMP, ma a volte ci sono realtà che preferiscono fidarsi del backend o dell data warehouse.
- Non scegliere i tool solo in base al prezzo: dovete scegliere i tool in base alle esigenze della vostra azienda e del vostro business.
- Non lasciate che siano gli altri a scegliere i tool per il lavoro che dovete fare voi. Cercate di essere coinvolti fin dalle prime scelte, perché una volta che i tool e le SDK sono implementati, è abbastanza complicato cambiare.