Google anti-tracking

Google sta esplorando un’alternativa alla nuova funzione anti-tracking di Apple Inc., l’ennesimo segnale che l’industria di internet sta lentamente abbracciando la privacy degli utenti.

Internamente, il gigante del search sta discutendo su come limitare la raccolta di dati e il tracciamento cross-app sul sistema operativo Android, in un modo che sarà comunque meno rigoroso della soluzione di Apple.

Google sta cercando di bilanciare le crescenti richieste dei consumatori attenti alla privacy con le esigenze finanziarie degli sviluppatori e degli inserzionisti. L’unità Alphabet Inc. sta sviluppando nuove pratiche e standard di privacy per il web note come Privacy Sandbox.
Per questo progetto in corso, Google ha preso provvedimenti per eliminare gradualmente i cookie di terze parti su Chrome e sta lavorando su strumenti che permettono agli inserzionisti di puntare a gruppi di utenti invece di puntare direttamente agli individui. Proprio Privacy Sandbox potrebbe indicare come Google intenda sviluppare una misura anti-tracking per Android.

Con più di 100 miliardi di dollari di vendite annuali di pubblicità in digitale, Google ha un interesse diretto nell’aiutare i partner a continuare a generare entrate targettizzando gli annunci per gli utenti Android e misurando le prestazioni di quegli spazi di marketing.

“Siamo sempre alla ricerca di modi per lavorare con gli sviluppatori per alzare la soglia della privacy, pur consentendo un sano ecosistema di app supportate dalle Ads”, ha detto un portavoce di Google in una dichiarazione.

Come già accennato, è probabile che la soluzione di Google sarà meno rigorosa e non prevederà una richiesta di opt-in per il tracciamento dei dati come l’App Tracking Transparency di Apple. L’esplorazione di un’alternativa Android alla funzione implementata su iOS 14 è ancora nelle fasi iniziali, e Google non ha deciso quando, o se, andrà avanti con i cambiamenti.

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