Google Play Store

Secondo quanto scoperto dal team di Satori Threat Intelligence, all’interno del Play Store di Google, sarebbero state trovate delle app appositamente progettate per mostrare agli utenti annunci indesiderati. In seguito a tale scoperta, Google ha subito provveduto a bannare dal proprio store tali applicazioni.

Le app in questione aiutavano i relativi sviluppatori a generare un profitto, rallentando gli smartphone tramite “out-of-context-ads”. Quello degli annunci fuori contesto, o annunci out-of-app, è un termine tecnico relativamente nuovo e facente riferimento ad annunci su mobile mostrati all’interno di un popup o sull’intero schermo. Anche quando l’applicazione non è in uso.

Il problema era emerso nel Febbraio del 2020, quando il divieto originariamente imposto agli annunci out-of-context portò al blocco di ben 600 app android. Tali misure non fermarono però gli sviluppatori, che continuavano comunque ad abusare di questo meccanismo. Sia a Giugno che a Ottobre 2020, Google è dovuta intervenire una seconda volta, bannando dal proprio Store altre 240 app. 

Tutto questo però continua a preoccupare: nell’ultima settimana, White Ops – società di sicurezza specializzata nel rilevamento di bot e frodi pubblicitarie – ha di fatti individuato un altro cluster di app simili, rimasto inosservato per più di due anni.

La maggior parte di queste (164) imitava le applicazioni più popolari – in particolar modo app antivirus e relative ai follower di Instagram – sia in termini di funzionalità che di nomi. Così facendo, gli sviluppatori sono riusciti ad ottenere un numero di download pari a 10 milioni prima di essere scoperti e segnalati dal team di sicurezza di Google.

Sebbene anche queste 164 app siano state rimosse dallo Store e disabilitate sui dispositivi, gli utenti dovranno comunque provvedere a rimuoverle manualmente. 

(Leggi il report di White Ops per la lista completa dei nomi delle 164 app bannate)

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