Google ha finalmente aggiunto le etichette sulla privacy volute da Apple su Gmail, rendendola la seconda app a ricevere l’aggiornamento sulla protezione dei dati, seguendo quanto già fatto con YouTube. 

A gennaio un portavoce della compagnia aveva dichiarato che l’aggiornamento sarebbe stato lanciato dopo pochi giorni, ma a Febbraio l’App era ancora ferma alla versione dell’8 Dicembre. Molte app rimangono tutt’ora senza update: Google Maps e Google Search sono solo alcuni esempi. Rimane poco chiaro come mai questo ritardo si sia prolungato tanto nel tempo. 

Inoltre, Google ha aggiornato recentemente YouTube Music, YouTube TV, Google Translate e Google Tasks, migliorando alcune features e eliminando diversi bug ma evitando di occuparsi delle etichette sulla privacy direttamente. 


Apple aveva annunciato alla Worldwide Developer Conference la sua controversa App Tracking Transparency, la quale obbligherà i developer a chiedere sempre il permesso agli utenti per utilizzare i loro dati. È per questo che Gmail ha rimandato così a lungo la pubblicazione delle etichette.

La feature di iOS14 ,che dovrebbe essere live questa primavera, richiedeva ai developer di presentare le loro etichette prima dell’otto dicembre: molti hanno provveduto a inviarle e a Gennaio Apple ha pubblicato i primi report nell’App Store, aggiornando i suoi stessi termini di servizio.

Rimane tuttavia poco chiaro se queste decisioni stiano avendo un effetto concreto. Un giornalista ha denunciato sul The Washington Post, infatti, che molti dei labels dichiarati da Apple erano falsi o poco chiari.

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