LinkedIn , il social network con attualmente 740 milioni di utenti nel mondo, ha stabilito la sua fama come la piattaforma su cui un utente può mostrare la sua esperienza professionale, fare networking e cercare lavoro. 

Tuttavia per anni ha ricercato tecniche per espandersi in aree collegate, come la formazione e l’educazione, lo sviluppo professionale, il networking e le notizie. Oggi la compagnia ha rivelato quali saranno le nuove features che saranno lanciate nei prossimi mesi proprio per sfruttare questa area e aumentare l’engagement.

LinkedIn, ad esempio, permetterà agli utenti di usare più video nei loro profili, con tanto di una storia di copertina in formato video e brevi clip di presentazione; inoltre verrà aggiunta la possibilità di segnalare i pronomi con cui si vuole essere identificati. 

Inoltre la compagnia starebbe lanciando il “creator mode” una versione più precisa e democratica del network influencer della compagnia (tutti possono essere dei creatori se lo decidono). Ci sarà anche una sezione più solida per i freelancer grazie a una pagina di servizio attaccata al profilo dell’utente. 

Anche il campo della formazione ed educazione ha degli incentivi. Un programma di formazione in 10 diverse aree professionali è stato offerto a giugno 2020 dopo che vi era stata una crescita economica di Microsoft, il quale possiede LinkedIn. 

LinkedIn e Microsoft stanno inoltre progettando un app chiamata Career Coach per gli studenti che usano Teams: grazie a strumenti di Intelligenza Artificiale il Career Coach aiuta gli utenti ad identificare cosa interessa loro e in cosa potrebbero specializzarsi. 

I social network hanno una forte corrente di empowerment e LinkedIn cerca di portare quella identità individuale e avanzamento professionale nella sua piattaforma.

Il video di copertina è un clip di presentazione ma è anche rivolto ai consumatori: può essere utile per mostrare un lato più umano, non tanto professionale, interessi e aspirazioni che potrebbero non essere presenti nel proprio CV. I video partono in auto play quando le persone visitano il profilo. 

LinkedIn ha cominciato a interessarsi negli ultimi anni nei servizi di Live broadcast e considerando il successo dei video brevi nei maggiori social rinforza questa tendenza. Il 61% di chi cerca lavoro ha dichiarato in un questionario che un video registrato potrebbe diventare la prossima versione della lettera di presentazione. 

Per i più proattivi l’azienda lancerà la modalità Creator, aperta a tutti: al contrario del tag influencer che è dato a pochi questa feature è per tutti, e chi la vorrà scegliere potrà essere seguito da tutti. Creare contenuti su LinkedIn diventerebbe in questo modo un fine in se stesso, anche se chiaramente ci saranno molte differenze con i creatori di contenuti di altri social come Instagram. Al momento non sembra ci siano modi per monetizzare.

I feedback sono molto importanti per l’azienda. In più, la compagnia starebbe lavorando ad una pagina di servizi, nata a Fabbraio, che aiuterà i freelancer in un mercato più grande. 

Questi sono i cambi che verranno attuati nei prossimi mesi: potrebbero apparire come piccoli step, ma nel lungo termine potrebbero portare a delle modifiche sostanziali nella piattaforma. 

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