WhatsApp ha iniziato a forzare i propri utenti ad accettare la sua nuova politica sulla privacy, secondo quanto scrive The Guardian.

Ormai già nell’ottobre 2020, la piattaforma aveva parlato dei suoi piani per aggiornare l’app. Infatti, una nuova serie di funzioni permetterebbe alle piccole imprese di caricare i propri cataloghi direttamente sull’app, permettendo a qualsiasi utente WhatsApp di inviare un messaggio a un’impresa, sfogliare i loro prodotti e fare un acquisto, senza mai dover lasciare l’applicazione.

Questo però ha causato un contraccolpo negli utenti e dei dubbi sono iniziati a sorgere, così facendo si sono sparse voci che i cambiamenti avrebbero forzato gli utenti a condividere i propri dati con la società madre: Facebook.

Un’altra conseguenza del contraccolpo è stata lo spostamento di un elevato numero di utenti verso applicazioni rivali, facendo così calare il numero di download di WhatsApp. L’azienda però si difende affermando che i cambiamenti previsti sono piccoli e che l’ondata di panico è stata alimentata dalla disinformazione che si è diffusa tra gli utenti.

Precisamente, secondo le statistiche di Appinio, solamente uno ogni quattro utenti sa che WhatsApp ha intenzione di cambiare i suoi termini e le sue condizioni. Le persone anziane sono quelle più disinformate, mentre le giovani generazioni ne sono più al corrente. 

La piattaforma però, nonostante la “crisi”, rimane determinata e annuncia che gli utenti inizieranno a perdere le funzionalità del loro account su WhatsApp se a breve non accetteranno i nuovi termini.

Ormai il 15 Maggio, la data di scadenza per accettarli, è passata da qualche giorno e gli utenti dovranno fare una scelta. Infatti, tra qualche settimana, gli utenti che non avranno ancora accettato i termini, non potranno più ricevere chiamate e messaggi ne tantomeno mandarne. Dovranno quindi scegliere se eliminare completamente l’account o tenerlo.

WhatsApp però resta per il momento abbastanza tranquilla, perché i dati di Appinio mostrano anche, che solo una piccola percentuale, intorno al 15%, ha affermato che non userà più l’applicazione a causa dell’aggiornamento dei termini sulla privacy. Anche se, il 15% potrebbe comunque risultare una percentuale pesante, che potrebbe magari danneggiare l’applicazione e il suo andamento. 

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