Twitter  sta pianificando di alzare il prezzo del piano dell’abbonamento alla spunta blu da 8$ a 11$ per gli utenti che pagano attraverso l’app da iPhone, e abbassare il prezzo a 7$ quando gli utenti pagano dal sito web, ha riferito una fonte vicina alla questione.

Il cambiamento è probabilmente il risultato degli sforzi della società per evitare la tassa di acquisto in-app di Apple del 30%, e incoraggiare gli utenti iOS ad andare sul suo sito web, invece che sull’applicazione mobile per iscriversi al piano.

Il rapporto arriva pochi giorni dopo che il nuovo CEO di Twitter Elon Musk ha condiviso una serie di tweet prendendo di mira la Apple e le spese controverse che ha imposto su App Store. 

‘Lo sapevate che Apple mette una tassa segreta del 30%  su tutto ciò che si acquista attraverso il loro App Store?” ha tweettato Musk, dopo aver affermato che Apple ha quasi totalmente smesso di fare  pubblicità su Twitter e ha minacciato di rimuovere l’applicazione da App Store. Tuttavia, il CEO di Twitter ha avuto un incontro con Tim Cook ad Apple Park lo scorso Mercoledì e in seguito all’incontro ha affermato che Apple ha completamente ripreso la pubblicità sulla piattaforma e che non ha mai avuto intenzione di rimuovere l’applicazione da App Store.

Il piano del verificato con la spunta blu, che ora sarà richiesto agli utenti se vogliono avere un badge di verifica, è stato inizialmente lanciato all’inizio del mese scorso. Ma la società ha interrotto le iscrizioni subito dopo che molti utenti hanno impersonato politici, celebrità e organizzazioni.

All’epoca, Musk disse che avrebbero rilanciato il servizio il 29 novembre ‘per assicurarsi che fosse solido come una roccia’. In seguito disse che stava trattenendo il rilancio ”finché non ci fosse un’alta fiducia nel fermare l’impersonazione’, e che la nuova versione utilizzerà una spunta di colore diverso per le organizzazioni rispetto agli individui.

Dopo una serie di tweet di Musk  che criticavano la Apple, Platformer ha riferito che il miliardario sta ritardando il rilancio, nel tentativo di evitare la tassa del 30% dell’App Store. Questa teoria è ora sostenuta dal nuovo report da parte di The Information, secondo il quale la società ha già informato il suo personale circa l’aumento dei prezzi.

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