Snapchat vuole fare passi avanti nel suo shopping AR (realtà aumentata) comprando Vertebrae. Si tratta di un’azienda che permette ai brand di creare e gestire versioni 3D dei loro prodotti. Vertebrae continuerà a sviluppare la piattaforma per i clienti esistenti e quelli nuovi. L’idea generale è che un’azienda può facilmente caricare le immagini e altre informazioni su un prodotto in Vertebrae e avere una versione 3D fatta per gli acquirenti.

Inizialmente Snapchat utilizzava la sua realtà aumentata per filtri sciocchi e divertenti, come l’arcobaleno che esce dalla bocca o gli hot dog che ballano. Nel tempo però, l’azienda ha visto un’opportunità nello shopping e ha iniziato a fare test su esperienze di shopping AR. L’ultima collaborazione con Gucci ne è un esempio, che ha permesso agli utenti di provare tramite la realtà aumentata delle sue scarpe di edizione limitata. Attraverso i test, Snap ha notato che le persone sono più propense a comprare qualcosa dopo che hanno usato la versione 3D. 

Per quanto riguarda l’acquisto di Vertebrae, Snapchat non ha voluto comunicare quanto fosse l’ammontare, ma possiamo immaginare che non sia basso dopo la raccolta di 10 milioni di dollari di Vertebrae tramite dei finanziamenti e la sua lista di clienti esistenti che comprende Toyota, Adidas e altri famosi brand.  

Con questa acquisizione e le ultime mosse di Snapchat ultimamente, è chiara quale sia la sua strategia. L’azienda sta facendo in modo che i brand siano sempre più autonomi nel caricare e gestire le versioni AR dei loro prodotti sulla loro piattaforma. Dall’altro lato invece, vuole permettere ai suoi utenti di scannerizzare una diversità di prodotti grandissima nel mondo reale, per renderli oggetti virtuali da manipolare, ridimensionare e infine comprare senza mai uscire dalla sua applicazione.

Questo suo piano potrebbe rendere la sua applicazione uno strumento vero e proprio per lo shopping, senza contare che le sue pubblicità potrebbero diventare più efficienti dati gli aumenti negli acquisti. 

Snapchat potrebbe essere una delle applicazioni più all’avanguardia da questo punto di vista e il suo commercio AR potrebbe portarla ancora più lontano di quanto già non sia. 

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