MeWe

Secondo quanto dichiarato al Washington Examiner da David Westreich, portavoce di MeWe, sempre più persone sembrerebbero infastidite da Facebook e Twitter. 

Le incessanti violazioni della privacy, il capitalismo di sorveglianza, i pregiudizi politici, il targeting e la manipolazione dei newsfeed da parte di queste due aziende, hanno infatti portato persone di tutto il mondo ad abbandonare le due piattaforme. 

Inizialmente lanciata sugli Store nel 2012 sotto il nome di “Sgrouples”, MeWe si classifica ora al secondo posto come app più scaricata su Google Play Store. La piattaforma, a detta di David Westreich, rappresenterebbe una soluzione ai problemi causati da Facebook e Twitter. Westreich, inoltre, definisce l’app come un canale social alternativo e mainstream, con tutte le caratteristiche che la gente ama: senza pubblicità, senza targeting e senza manipolazione dei newsfeed.

MeWe

Tratto distintivo dell’azienda è sicuramente il linguaggio adottato fortemente anti-Facebook: a detta del fondatore Mark Weinstein, la pagina informativa della piattaforma è stata progettata “per fare un testa a testa con Facebook e ripristinare la decenza, la privacy e il rispetto per gli utenti dei social media”. MeWe non si basa sulla pubblicità mirata e garantisce pertanto agli utenti il pieno controllo sul newsfeed.

In seguito all’attacco a Capitol Hill e la conseguente sospensione degli account social dell’ex presidente degli Stati Uniti, le crescenti polemiche nei confronti della censura da parte di Facebook e Twitter, sembrerebbero aver giocato a favore di MeWe. Mentre Weinstein riconosce il ruolo importante dei conservatori e sostenitori di Trump nell’aumento della base utenti dell’app, al contempo egli sostiene che la crescita di MeWe sia dovuta in gran parte da “tutti coloro che sono infuriati per i loro dati venduti dai capitalisti della sorveglianza”.

A tal proposito Weinstein ha aggiunto che il suo lavoro non consiste nel “censurare i buoni cittadini rispettosi della legge”. Nonostante i termini e le condizioni della loro app non vietino in alcun modo la pubblicazione delle fake news, MeWe è comunque strutturata in modo tale da limitare un minimo la diffusione di disinformazione. Pur non avendo la stessa moderazione dei contenuti di siti come Twitter o Facebook – a detta del portavoce Westreich – MeWe ha “un eccezionale Trust and Safety Team che lavora duramente ogni giorno per indagare proattivamente e rimuovere quanti violino i termini di servizio”.



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