privacy di Apple

ByteDance, (proprietario di TikTok), Tencent e altri giganti tecnologici cinesi stanno testando uno strumento per aggirare le nuove regole sulla privacy di Apple e continuare a tracciare gli utenti di iPhone senza il loro consenso. La caratteristica in questione è la capacità di protezione della privacy App Tracking Transparency.

Secondo un nuovo rapporto del Financial Times, la China Advertising Association, sostenuta dallo stato, ha lanciato un nuovo modo di tracciare e identificare gli utenti di iPhone chiamato CAID. Questo sistema è stato testato da aziende tecnologiche e pubblicitari nel paese.

ByteDance, ha fatto riferimento al CAID in una guida di 11 pagine per gli sviluppatori di app ottenuta dal Financial Times, suggerendo che gli inserzionisti “possono usare il CAID come sostituto se l’IDFA dell’utente non è disponibile”.

L’IDFA è un sistema usato da Apple per vedere chi clicca sugli annunci e quali app vengono scaricate. Nelle prossime settimane, Apple darà agli utenti più privacy, e ogni app dovrà chiedere se l’utente vuole essere tracciato per una migliore esperienza pubblicitaria.

Persone vicine a Tencent e ByteDance hanno confermato che le aziende stavano testando il sistema, ma entrambe le società hanno rifiutato di commentare il rapporto del FT.

Apple, per la cronaca, dice che non concederà alcuna eccezione.

“I termini e le linee guida dell’App Store si applicano allo stesso modo a tutti gli sviluppatori di tutto il mondo, compresa Apple. Crediamo fortemente che agli utenti debba essere chiesto il loro permesso prima di essere tracciati. Le app che sono trovate a non rispettare la scelta dell’utente saranno rifiutate”.

Tuttavia, due fonti citate dal Financial Times ritengono che se Apple prende provvedimenti, sarà un problema per l’azienda in Cina. L’analista tecnologico Zach Edwards sostiene che Apple non può permettersi di vietare ogni app in Cina. Se lo facesse, si innescherebbe effettivamente una serie di azioni che farebbero cacciare Apple dal paese”.

Rich Bishop, amministratore delegato di AppInChina, un importante editore di software internazionale in Cina, suggerisce al Financial Times che Apple potrebbe “‘fare un’eccezione” perché le aziende tecnologiche e il governo sono “strettamente allineati”.

 

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