Ads cpi

Secondo il nuovo report di Liftoff, i playable ads offrono il CPI più conveniente, pari ad $1.98, rendendoli un formato interessante per i game marketer. Sul podio troviamo poi i banner ads e le interstitial ads, rispettivamente con un CPI di $2.82 e $4.26.

“Capire cosa motiva il tuo pubblico di riferimento è la chiave per i marketer per anticipare la curva, e i dati mostrano che i playable ads sono il punto di partenza”, ha dichiarato Mark Ellis, CEO e co-fondatore di Liftoff.

L’analisi evidenzia anche come il costo di ogni formato sia decisamente inferiore su sistemi Android. In particolare, i costi di banner, interstitial e playable ads sono più che dimezzati rispetto ad iOS. Il CPI medio per i playable ads è infatti pari a $1.41 per Android e $3.66 per iOS.

Nonostante i playable ads abbiano il miglior CPI, il loro ROAS (Return on Ad Spend) è il minore, circa 6.5% in 7 giorni e 15.7% in 30. Da questa prospettiva il formato migliore sono i banner, con un ROAS che va oltre l’11% in 7 giorni e vicino al 22% dopo 30.

Analogamente, mentre i native ads hanno un maggior CPI ($5.22) rispetto agli interstitial ads, entrambi offrono lo stesso ROAS a 7 giorni (8%) e dopo 30 giorni la differenza è minima (19% e 20%).

Nel documento viene analizzata anche l’efficacia dei diversi formati nelle app di e-commerce, arrivando a definire i banner come il formato più economico.

Per gli advertiser interessati agli aquisti in-app, i banner offrono il maggior valore al minor costo e un ITA pari al 32.42%, secondo solo ai native ads (33.4%).

Infine il report boccia gli interstitial ads, che presentano CPI doppi e CPA triplicati rispetto ai banner, con un ITA inferiore del 42% (18.89%).

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