Facebook Papers

L’inchiesta del Wall Street Journal, chiamata Facebook Papers, continua, il giornale ha pubblicato un report dove si afferma che 1 utente su 8 ha problemi psicologici usando Facebook. In particolare gli utenti recriminano problemi al sonno, sul lavoro e relazionali.

La ricerca, commissionata dalla stessa Meta (la società che fa a capo a Facebook), afferma che alcuni utenti non riescono a controllare il tempo che passano sul social e di conseguenza hanno problemi nella loro vita. I ricercatori hanno stimato che questi problemi riguardano circa il 12,5% degli oltre 2,9 miliardi di utenti dell’app di punta di Meta, equivalenti a più di 360 milioni di persone. Circa il 10% degli utenti negli Stati Uniti, uno dei mercati più redditizi di Facebook, mostra questo comportamento. Nelle Filippine e in India, che è il più grande mercato dell’azienda, si parla della cifra più alta al mondo, intorno al 25%.

Negli scorsi giorni è però arrivata una risposta ufficiale di Meta, da parte di Pratiti Raychoudhury, Vice presidente e Head of Reaserch della società. “Il Wall Street Journal ha deciso ancora una volta di scegliere selettivamente da documenti interni dell’azienda, con l’obiettivo di presentare una narrazione che è semplicemente sbagliata su come facciamo ricerca per affrontare una questione importante, questa volta sull’uso problematico del social”.

Il Wall Street Journal sta pubblicando da metà settembre una serie di articoli d’inchiesta dal titolo “Facebook Papers”. Ciò che mettono in luce è il fatto che Facebook abbia ignorato per anni i risultati delle ricerche che egli stesso aveva commissionato sulla salute mentale dei suoi utenti.

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