Facebook ha confermato di essere al lavoro sullo sviluppo del proprio podcast player in app, un progetto che sarà separato dalla sua introduzione del nuovo miniplayer di Spotify. I podcaster saranno quindi presto in grado di distribuire le loro serie audio attraverso la propria pagina Facebook, effettuando la procedura di opt-in. 

I dettagli esatti del prodotto non sono ancora stati chiariti e il lancio è previsto entro i “prossimi mesi”, come comunicato in un post del blog di Facebook.

Durante una chiacchierata con Casey Newton di Platformer, tenutasi la scorsa settimana, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha descritto la partnership con Spotify come incentrata principalmente sullo streaming di musica. Al contrario, nel comunicato di Spotify sul suo miniplayer di Facebook, viene evidenziato chiaramente anche il suo caso d’uso per i podcast. Con questo nuovo prodotto gli utenti possono infatti già condividere episodi e ascoltarli dall’interno dell’app di Facebook senza effettivamente navigare su Spotify. Facebook ha però apparentemente ulteriori piani per essere ancora più radicato nell’ecosistema del podcasting.

L’interesse dell’azienda nei podcast è giustificato. Effettivamente, più di 170 milioni di persone si collegano alle pagine di podcast e più di 35 milioni di persone sono membri di gruppi di fan creati intorno a questi show. Inoltre, i podcast sono ancora principalmente un prodotto basato sulla pubblicità, il che significa che Facebook potrebbe raccogliere dati su show e ascoltatori e utilizzarli per indirizzare e personalizzare i propri annunci verso di loro, eventualmente dando ai creator una percentuale sui ricavi. Un’ulteriore possibilità di guadagno è poi rappresentata dall’opportunità di introdurre dei paywall per accedere ai contenuti dei creator, come avverrà con i nuovi abbonamenti in app di Apple Podcast

L’ingresso formale di Facebook nel settore dei podcast player significherebbe che quasi tutti i giganti tecnologici gestiscono ora i propri prodotti podcast, tra cui Apple, Google e Amazon, sopra a Spotify e altre applicazioni più piccole.

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