Digital Turbine ha acquisito AdColony in un affare da $400 milioni, comprandola dalla compagnia norvegese Otello Corp (ex Opera Software), e le trattative dovrebbero chiudersi in questo mese.

Otello e Digital Turbine sono entrambe compagnie pubbliche: nelle trattative LUMA ha avuto il ruolo di financial advisor e Hogan Lowells quello di legal advisor di Otello. 

L’acquisizione

Digital Turbine aiuta le app e gli advertiser a creare delle buone relazioni con i creatori di smartphone. Per gli operatori e gli OEM serve a semplificare l’app e a valorizzare la parte discovery, per i developer è importante perché questa tecnologia li aiuta a far installare le app quando esse vengono presentate durante il processo di setup di un dispositivo e perché possono fare pubblicità in settori degli OEM.

Digital Turbine lavora con oltre 40 produttori di dispositivi tech, tra i quali persino Samsung e Sony. Jude O’Connor, CRO di AdColony, ha dichiarato che questa acquisizione ha senso da un punto di vista strategico. Ha inoltre detto che “Digital Turbine offre molte ulteriori soluzioni complementari al performance business di AdCompany, un brand maturo che porta una grande SDK footprint e un buon gruppo di lavoro.”

Digital Turbine e AdColony

AdColony, che afferma di raggiungere 1.5 miliardi di utenti al mese, si sta muovendo da mesi per aggiungere al suo format di ad network per mobile anche delle capacità di bidding in-app. A questo proposito, Lars Boilesen, CEO di Otello Corp, ha parlato di un lavoro di tre anni che ha portato i suoi frutti, con un aumento dei ricavi del 15% ogni anno. 
Parte del successo deriva dalla situazione pandemica che ha portato molti utenti a usare sempre di più il telefono per divertirsi, causando un aumento nelle installazioni dei giochi mobile.

Ma le cose non sono sempre state così rosee per AdColony: nel 2017 aveva licenziato 250 impiegati e tagliato il 35% dei costi totali, di fronte alla chiusura di AdMarvel, compagnia di mediazione e ad server acquisito da AdColony nel 2010. Il CEO dell’epoca, Will Kassoy, era stato sostituito da Boilesen, durante quello che Otello Corp definì “un anno deludente”, in cui i profitti della compagnia calarono del 5-10% rispetto al 2016.

Ci furono inoltre ulteriori tagli nel 2018 che ammontarono al 10% degli impiegati statunitensi, riducendo la forza lavoro in settori come l’IT, la finanza e le vendite.

Tuttavia nel 2020 Boilesen ha sottolineato come durante il secondo e terzo quadrimestre ci sia stato un aumento del 20% rispetto a quelli dell’anno precedente e come la crescita e la performance del brand revenue sia rimasta stabile per il quarto quadrimestre di fila. Boilesen ha detto agli investitori che “il programmatic business è aumentato dell’80% da un anno all’altro e adesso consiste nel 57% del brand revenue.”

Il mercato sembra essere particolarmente favorevole all’industria dell’advertising in questo periodo, e questa acquisizione è solo una parte dei cambiamenti che stanno avvenendo quest’anno. 

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