L’applicazione di social Network Yubo ha intrapreso una missione per abolire i classici follower dei social e sostituirli invece con la parola amici, per spingere a sviluppare vere e proprie amicizie.

Il brand ha più di 40 milioni di utenti appartenenti alla generazione Z in 40 diversi stati e sta spingendo i suoi giovani utenti a vedere i propri follower come amici. Per fare questo sta pianificando delle iniziative durante il corso dell’anno con l’obiettivo di trasmettere questo messaggio il più possibile.

Al contrario di altri social media, Yubo ha formato una piattaforma senza influencer e like, permettendo ai suoi utenti di socializzare online senza la pressione di sapere quanti like ha qualcuno rispetto a qualcun’altro o quanti se ne riceveranno sui propri post. La tecnologia livestream leader dell’app permette anche agli utenti di entrare in chat room livestream in tempo reale e socializzare autenticamente con i coetanei in un ambiente sicuro. 

Il CEO, ma anche cofondatore di Yubo, Sacha Lazimi afferma che le persone che hanno più di 200 follower tendono a sentire più pressione sul come possono apparire rispetto alle persone che ne hanno meno. Proprio questo fenomeno l’ha spinto a formare una piattaforma che si focalizzi sul concetto di amicizia e che spinga i giovani a socializzare, piuttosto che vedere solo la parola follower e scambiarsi solamente qualche like con questi ultimi.

Questo ambiente online privo di pressioni sembra aver risuonato con la generazione Z in tutto il mondo. Nei primi due mesi del 2021, lo streaming giornaliero su Yubo è aumentato del 17%. 

Yubo celebra anche la creazione della campagna “Friends Not Followers”, condividendo amicizie reali che si sono formate e sviluppate attraverso l’app.

Uno degli obiettivi di Yubo è combattere la solitudine in mezzo agli adolescenti e giovani adulti permettendo loro d’incontrare nuove persone online e fare nuove amicizie. Lazimi sostiene che sia importante esserci per i giovani in questo periodo, dato che sembra di essere su un percorso costante fuori dalla pandemia. Proprio per questo motivo i giovani hanno bisogno di essere sostenuti attraverso questa fase e nell’incontro di nuove persone.

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