Un fondo di 350 milioni di euro viene messo in campo da una serie di investitori con World Fund, un fondo creato quest’anno all’interno di Ecosia. L’obiettivo è quello di investire su startup tech che costruiscono tecnologie per decarbonizzare il pianeta.
Il fondo è stato incubato da Ecosia, il motore di ricerca, nato a Berlino nel 2009, che pianta alberi grazie alle query degli utenti.
World Fund afferma che la sua missione sarà di salvare 2 gigatoni di emissioni entro il 2040, l’equivalente del 4% di tutte le emissioni globali. Un buon obiettivo per una sola azienda ma, ovviamente, non abbastanza per estirpare il problema che ha numeri ben più colossali. Infatti le emissioni globali dovrebbero essere dimezzate entro il 2030 su scala globale per evitare l’aumento della temperatura di 1,5 gradi.
Come verranno scelte le startup da World Fund che riceveranno 350 milioni di euro?
La chiave di tutto ciò è l’utilizzo del Climate Performance Potential (CPP) come indicatore principale per il finanziamento. Ogni azienda sostenuta dal World Fund dovrà essere in grado di dimostrare che ha il potenziale per ridurre le emissioni di gas serra di almeno 100 megatonnellate di CO2e ogni anno in quanto “solo le aziende che consentono un mondo decarbonizzato possono diventare le aziende di maggior valore del prossimo decennio“.
“C’è l’opportunità di sostenere le startup che aiutano a portare indietro l’orologio della crisi climatica e a trasformare il modo in cui operano interi settori”, ha affermato Aria Saharova, General Partner di World Fund. “Dalle startup agricole alla tecnologia delle batterie, le startup che affrontano il cambiamento climatico hanno bisogno di più fondi più ingenti ed è necessario un maggiore impegno a sostenere le aziende dinamiche, per garantire che possano realizzare il loro potenziale. Il World Fund colmerà il bisogno in Europa di più ampi bacini di capitale dedicati alla realizzazione di soluzioni alla crisi climatica“.
