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Signal, l’applicazione di messaggistica istantanea, lancia sul suo blog un appello contro il tracciamento dei dati di Facebook dal titolo: “Quello che Facebook non ti mostrerà mai”

Signal è un’app di messaggistica (per desktop e mobile) open source basata sulla crittografia end-to-end, con ciò si intende che i messaggi, le immagini, i video e le GIF verranno ricevuti dall’utente destinatario e non verranno mai registrati dalla compagnia stessa o venduti a qualcuno. I messaggi inviati da un’utente verranno conservati solamente all’interno del proprio telefono.

La compagnia si è sempre battuta contro il tracciamento dei dati e, difatti, il suo modello di business si basa sul non infrangere la privacy degli utenti. Con questo nuovo articolo sul blog vuole, infatti, denunciare e fare luce sulla verità dietro la raccolta dei dati di Facebook. A tal riguardo afferma che “aziende come Facebook non stanno costruendo tecnologia per voi, stanno costruendo tecnologia per i vostri dati. Raccolgono tutto il possibile da FB, Instagram e Whatsapp per vendere visibilità alle persone e alle loro vite”. 

Per sensibilizzare gli utenti e fare chiarezza sul come vengono usati i propri dati, la compagnia ha creato degli avvisi (simili a quelli che troveresti su Facebook) modificati però in qualche punto per mostrare agli utenti quello che Facebook non dice ma che, in realtà, sa.

Source: Signal Blog

Inoltre, sempre a sostegno di questa causa, il team di Signal ha provato a lanciare una campagna pubblicitaria su Facebook che raggiungesse diversi target, solo al fine di mostrare agli utenti in che modo la compagnia raccogliesse e vendesse i dati. Facebook però sembra non aver gradito questa mossa.

Source: Signal Blog

Secondo la compagnia “Facebook è più che disposta a vendere visibilità della vita delle persone, a meno che non sia per dire alle persone come vengono utilizzati i loro dati”

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