Meta ha dichiarato martedì che licenzierà 10.000 dipendenti e chiuderà circa 5.000 posti vacanti che non aveva ancora riempito.
La notizia, che rende Meta la prima società Big Tech a rivelare una seconda ondata di licenziamenti di grandi dimensioni, arriva quattro mesi dopo che l’azienda ha annunciato una riduzione di 11.000 posti di lavoro, o il 13% della sua forza lavoro. Di conseguenza, Meta ha licenziato o prevede di licenziare quasi un quarto dei suoi dipendenti dalla fine del 2022.
Il CEO Mark Zuckerberg ha detto ai dipendenti che la maggior parte dei licenziamenti saranno annunciati tra aprile e maggio, e alcuni dureranno fino alla fine dell’anno. “In un piccolo numero di casi, potrà richiedere fino alla fine dell’anno per completare questi cambiamenti,”ha detto Zuckerberg. “Anche le nostre tempistiche per i team internazionali saranno diverse, e i leader locali faranno un follow-up con maggiori dettagli. Sarà dura e non c’è modo di evitarlo.”
La società intendeva tagliare ulteriormente le dimensioni del personale di reclutamento, che era stato colpito particolarmente duramente i licenziamenti di ottobre. Le ristrutturazioni del gruppo tecnologico sarebbero state comunicate alla fine di aprile, con i licenziamenti dei gruppi aziendali a maggio.
“Per la maggior parte della nostra storia, abbiamo visto una rapida crescita dei ricavi anno dopo anno e avevamo le risorse per investire in molti nuovi prodotti. Ma l’anno scorso c’è stata una sveglia che ci ha fatto tornare umili”, ha detto Zuckerberg.
“Penso che dovremmo prepararci alla possibilità che questa nuova realtà economica continui per molti anni.”
Mentre Zuckerberg non è andato in dettaglio su quali tipi di posizioni o progetti di priorità inferiore saranno tagliati, Meta ha annunciato ieri che interromperà il supporto per NFT su Instagram e Facebook, al fine di concentrarsi su altre attività di monetizzazione.
Zuckerberg, nella sua nota di oggi, ha anche menzionato un “appiattimento” delle numerose entità e divisioni che compongono Meta Platforms Inc. azienda, che comporterà la riduzione di alcuni livelli di gestione.
