copywriter persuasivo

Se avete intenzione di promuovere un prodotto o un servizio, ciò di cui avrete bisogno è una comunicazione ad hoc, la quale, oltre a raccontare ciò che fate, riesca a portare il lettore a effettuare un’azione precisa. In questo processo, il copywriting persuasivo rappresenta una potente arma a disposizione del marketing, ma che va usata con cautela. 

Cos’è il copywriting persuasivo

In generale, per copywriting si intende il lavoro di scrittura di testi, di vario taglio e con diverse tecniche, nell’ambito commerciale e pubblicitario. 

Questo tipo di attività si inserisce nell’ambito del marketing, con lo scopo di mediare tra un’azienda e il suo potenziale cliente, creando un contatto e successivamente un legame. 

Lo scopo del copywriter è dunque quello di catturare l’attenzione di un definito target, per poi cercare di fidelizzarlo o indurlo a compiere un’azione, che può essere un acquisto, un’iscrizione a una newsletter, una richiesta di preventivo e via dicendo.

Per fare un esempio, il copywriter è come quel cameriere che racconta il piatto in un ristorante stellato. Da soli, si avrebbero poche informazioni a riguardo. Il copy (abbreviativo di copywriter) descrive invece un’esperienza: dalla filosofia dello chef agli ingredienti selezionati, dalla preparazioni meticolose al modo in cui bisogna mangiare, dalle sensazioni olfattive alle suggestioni mentali… convince insomma che ciò che si sta per mangiare piacerà. 

Se avete dunque in mente di utilizzare questa persuasione per i vostri prodotti, basterà rivolgervi a un copy professionista o un’agenzia copywriting che possa supportarvi nella scrittura dei testi del vostro sito web. 

Quali sono le tecniche base per convincere il lettore?

Quando si parla di copywriting persuasivo ci si riferisce a una modalità diretta in cui vengono utilizzate diverse tecniche per massimizzare l’obiettivo, spingendo il lettore a prendere una decisione una volta letto il contenuto.

Nel marketing a risposta diretta, questa tipologia di copywriting è largamente utilizzata, in quanto risulta molto efficace, perché si basa su meccanismi del cervello umano.

Un’agenzia di copywriting che si rispetti conosce bene quali sono le leve su cui poter agire. 

In primis, se si sostiene una tesi, è bene partire con delle prove a favore di ciò che si sta dicendo. 

I lettori sono inclini a fidarsi di dati e studi scientifici, di personalità autorevoli o conosciute, e di esperti del settore. Quando qualcuno prende una decisione nella vita si affida spesso a chi ne sa di più o a chi ha maggiore esperienza. 

C’è poi la reciprocità, ossia la cessione parziale di una soluzione per poi chiedere in cambio qualcosa che porti alla risoluzione finale di un problema. Questa viene utilizzata spesso nei contenuti a tema tech, in cui l’autore spiega come risolvere un problema, all’inizio, guadagnandosi un po’ di fiducia, per poi rimandare il tutto al termine di un’azione, che il più delle volte è rappresentata dall’iscrizione a una newsletter o da un click su un link. 

Si può utilizzare ancora la riprova sociale: recensioni numerose e testimonianze dettagliate convinceranno il lettore a fare quello che fa la maggioranza dei lettori. 

In questo è bene definire un target preciso: più il lettore si identifica con chi ha scritto la recensione, più sarà convinto di fare la cosa giusta. 

Infine, l’onestà. Convincere non vuol dire ingannare. Ammettere qualche difetto aumenta la credibilità agli occhi del lettore e del potenziale cliente, mettendo al sicuro l’autore o l’azienda dalle eventuali obiezioni che potrebbero arrivare.  Anticiparne qualcuna spesso dà i suoi frutti. 

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