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Bending Spoons acquisisce Evernote segnando la fine di un’era

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Evernote, l’applicazione fondata oltre 20 anni fa per prendere appunti e gestire le task, è stata acquisita da Bending Spoons, sviluppatore di app con sede a Milano.

Ian Small, CEO di Evernote, ha dichiarato l’acquisto con le seguenti parole: “Per Evernote, questa decisione rappresenta il prossimo passo strategico nel nostro viaggio di diventare un’estensione del vostro cervello. Il percorso che abbiamo intrapreso negli ultimi anni, migliorando le nostre app per aumentare l’utilità di Evernote ed espanderne l’attrattivà, ha reso possibili nuove funzionalità, una profonda attenzione ai nostri clienti e, in ultima istanza, una soluzione di produttività #sempremigliore in procinto di raggiungere la prossima fase di innovazione e crescita. La collaborazione con Bending Spoons accelererà questo percorso”.

I termini dell’acquisizione, oltre al fatto che dovrebbe concludersi all’inizio del 2023, non sono stati resi pubblici, ma una cosa è certa: per Evernote questo acquisto segna la fine di un percorso turbolento.

La storia di Evernote

Fondata nel 2000 dall’imprenditore russo-americano Stepan Pachikov, Evernote ha prodotto un software per il riconoscimento della scrittura per Windows e l’omonima app Evernote per prendere appunti, estrapolarli dal web e archiviarli su un “foglio di carta infinito”.

Con l’amministratore delegato Phil Libin, entrato in azienda nel 2007, Evernote ha spostato la sua attenzione sul web, su smartphone e Mac, lanciando così Evernote 3.0 nel 2008. Questa strategia si è rivelata vincente, almeno all’inizio: tra il 2010 e il 2015 l’azienda ha raccolto centinaia di milioni di dollari attraverso investitori come Sequoia, Meritech Capital e la società di media giapponese Nikkei. Il suo servizio web ha raggiunto 11 milioni di utenti nei primi tre anni ed è stata lanciata anche un’attività in Cina, Yinxiang Biji, per cercare di espandersi rapidamente.

Nel 2013 Evernote fu valutata quasi un miliardo di dollari, ma poi arrivarono i problemi. Il direttore operativo di Evernote, nominato nel giugno 2015, se ne andò dopo pochi mesi. Nel frattempo, Libin avviò collaborazioni con brand come Moleskine e Pfeiffer, lanciando linee di accessori da scrivania a marchio Evernote, che purtroppo non sono riuscite ad affermarsi in modo significativo. L’ex dirigente di Google Glass, Chris O’Neill, sostituì Libin nel luglio 2015. Nell’ottobre dello stesso anno, Evernote licenziò il 18% del personale e chiuse tre dei suoi 10 uffici globali.

Nell’agosto del 2018 si è assistito a un esodo di alti dirigenti, tra cui il capo dell’ufficio tecnico, il direttore finanziario, il responsabile prodotti e il responsabile delle risorse umane di Evernote. Il 15% della forza lavoro dell’azienda fu licenziato nel settembre 2018, un passo che O’Neill giustificò come necessario per correggere la recente sovra espansione e “inefficienza” dell’azienda.

Small, ex CEO della società di TokBox, arrivò nel 2018. Sotto la sua guida, Evernote ricavò 100 milioni di dollari di ricavi ricorrenti, milioni di clienti paganti e oltre 250 milioni di utenti. Tuttavia, non riuscì a tenere il passo di concorrenti come Notion, scegliendo di affidarsi prevalentemente a un modello freemium incentrato sul consumatore e rinunciando alle funzionalità di collaborazione abbracciate dai suoi rivali.

L’acquisto da parte di Bending Spoons

Che cosa ha guadagnato Bending Spoons con l’acquisto? Un altro fiore all’occhiello del suo software, a quanto pare. L’azienda tecnologica europea produce applicazioni come l’editor video Splice, 30 Day Fitness, Live Quiz e l’editor fotografico Remini, che insieme contano circa 100 milioni di utenti.

Luca Ferrari, l’amministratore delegato di Bending Spoons, afferma che l’azienda – reduce da un round d’investimento da 340 milioni di dollari – applicherà le sue “tecnologie di proprietà” a Evernote per “aumentarne l’utilità” e “rafforzarne la portata”. Inoltre aggiunge che: “La nostra missione in Bending Spoons è di avere un impatto positivo duraturo sui nostri clienti, sui nostri compagni di squadra e sulla società in generale. Ogni giorno, milioni di persone in tutto il mondo si affidano a Evernote per organizzare la propria vita. In quanto tale, Evernote si adatta perfettamente al portafoglio di Bending Spoons e siamo lieti di poter servire la sua vasta e fedele rete di clienti”. 

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