Klarna raggiunge una valutazione di 45,6 miliardi di dollari

Klarna, startup con sede a Stoccolma che permette di dividere i pagamenti dei propri acquisti in comode rate, ha annunciato di aver raccolto 639 milioni di dollari, alzando la sua valutazione a 45,6 miliardi di dollari. 

Il round di finanziamenti è stato guidato dal Vision Fund 2 di SoftBank, con ulteriore partecipazione degli investitori esistenti Adit Ventures, Honeycomb Asset Management e WestCap Group. 

Klarna ha quasi triplicato la sua valutazione a 31 miliardi di dollari in meno di sei mesi ed è diventata la fintech privata di maggior valore in Europa dopo aver annunciato un nuovo round di finanziamento da 1 miliardo di dollari a marzo. 

“Sono molto orgoglioso degli investitori che stanno sostenendo l’ambizione di Klarna di sfidare questi modelli obsoleti per dare ai consumatori prodotti equi, trasparenti e convenienti per aiutarli ogni giorno con il banking, lo shopping e i pagamenti”, ha detto Sebastian Siemiatkowski, fondatore e CEO di Klarna, in una dichiarazione. 

Klarna ha annunciato a marzo che darà l’1% dell’importo degli investimenti a GiveOne, un’impresa di nuova creazione che si concentra sulle sfide chiave per la sostenibilità nel mondo. Nell’annuncio del nuovo round di finanziamenti, l’azienda ha detto che l’1% di questo capitale raccolto sarà diretto a iniziative a sostegno della salute del pianeta.

Klarna, fondata nel 2015, conta 90 milioni di consumatori attivi, 250 mila commercianti membri nel servizio di pagamenti, e 2 milioni di transazioni al giorno. 

Yanni Pipilis, managing partner di SoftBank Investment Advisers ha dichiarato: “La crescita di Klarna si fonda su una profonda comprensione di come stanno cambiando i comportamenti di acquisto dei consumatori, un’evoluzione che crediamo stia accelerando. Klarna si è già espansa con successo negli Stati Uniti e siamo entusiasti di continuare a sostenere il team nel portare la prossima generazione di servizi finanziari in nuovi mercati in tutto il mondo”. 

Klarna aveva detto a maggio che stava considerando una quotazione a Londra nel prossimo anno o due, ma stava ancora decidendo dove quotarla.