Meta ha deciso di aggiornare i propri utenti su come cercano costantemente di proteggere i giovani dai pericoli online e la loro ricerca di creare uno spazio sicuro, appropriato alla fascia d’età dei teenagers su Facebook e Instagram.

Aggiornamenti sulla limitazione d’interazioni indesiderate

L’anno scorso Meta ha condiviso delle misure che ha adottato per proteggere gli adolescenti da interazioni potenzialmente sospette da parte degli adulti. Per esempio, ci sono restrizioni per gli adulti che provano a contattare adolescenti con i quali non sono connessi o visualizzare i loro profili nella lista consigliata di ‘profili che potresti conoscere’. Un account “sospetto” è un account che appartiene a un adulto che potrebbe essere stato recentemente bloccato o riportato da una persona di giovane età, per esempio. Per raggiungere un livello in più di protezione, Meta sta testando anche l’opzione di rimuovere il tasto del messaggio sull’account degli adolescenti quando i loro profili sono visualizzati da adulti sospetti.

Incoraggiare gli adolescenti a usare gli strumenti di sicurezza di Meta

Meta sta sviluppando un numero di strumenti così che gli adolescenti possano segnalare se c’è qualcosa che li fa sentire a disagio mentre usano le loro app.La compagnia sta anche introducendo nuove notifiche che incoraggiano gli adolescenti a utilizzare questi strumenti. Per esempio, Meta sta spingendo gli adolescenti a segnalare direttamente a loro quando bloccano qualcuno. In un solo mese nel 2021, più di 100 milioni di persone hanno visualizzato degli avvertimenti su Messenger. Meta ha anche reso più facile trovare i loro strumenti di segnalazione e, di conseguenza, si è riscontrato un aumento di più del 70% nelle segnalazioni mandate alla compagnia dai minori nel primo quadrimestre del 2022 comparati al quadrimestre precedente nei messaggi diretti di Messenger e Instagram.

Source: Meta

Nuovi default sulla privacy per adolescenti su Facebook

A partire da oggi, chiunque abbia meno di 16 anni (o meno di 18 in alcuni Paesi) entrerà in una sezione più privata delle impostazioni nel momento in cui si aggiungerà a Facebook. Gli adolescenti sull’app saranno incoraggiati a scegliere queste impostazioni più private per:

  • Chi può vedere la loro lista di amici 
  • Chi può vedere le persone, pagine e liste che seguono
  • Chi può vedere i post in cui sono taggati sul loro profilo
  • Recensire i post in cui sono taggato prima che il post appaia sul loro profilo
  • Chi ha il permesso di commentare sui loro post pubblici
Source: Meta

Nuovi strumenti per fermare la diffusione d’immagini intime degli adolescenti 

Meta sta anche condividendo un aggiornamento sul lavoro che stanno  facendo per fermare la diffusione d’immagini intime di adolescenti online, in particolare quando queste immagini sono utilizzate per manipolarli— comunemente nota come “sextortion”. La condivisione non consensuale d’immagini intime può essere estremamente traumatica e Meta vuole fare il più possibile per non incoraggiare gli adolescenti a condividere in primo luogo queste immagini nelle loro app.

Meta sta lavorando con Centro Nazionale per bambini sfruttati o scomparsi (NCMEC) per costruire una piattaforma globale per gli adolescenti che hanno paura che le proprie foto private potrebbero essere condivise su piattaforme pubbliche online senza il loro consenso. Questa piattaforma sarà simile al lavoro che hanno svolto per prevenire la condivisione non consensuale di foto intime per adulti. Permetterà a Meta di aiutare a prevenire la pubblicazione di foto intime online e può essere usato da altre compagnie nell’industria tech. Stanno lavorando da vicino con NCMEC, esperti, accademici, genitori e vittime su scala globale per aiutare a sviluppare la piattaforma ed essere sicuri che risponda ai bisogni degli adolescenti, così che possano riprendere il controllo dei propri contenuti in queste situazioni terribili. Ci sarà più da condividere su questa nuova risorsa nelle prossime settimane.

Meta sta anche lavorando con Thorm e il loro marchio NoFiltr per creare materiali educativi che riducono la vergogna e la stigmatizzazione che circonda le immagini intime, e che rende più forti gli adolescenti così che siano motivati a cercare aiuto e possano riprendere il controllo dei loro contenuti pubblicati o se stanno sperimentando una sextortion.

Abbiamo visto che oltre il 75% delle persone che abbiamo riportato a NCMEC per aver condiviso contenuti che manipolavano i minori avevano condiviso il contenuto per indignazione, humor di scarsa qualità o disgusto, e con nessuna apparente intenzione di danneggiare qualcuno. Condividere questo tipo di contenuto viola le policies di Meta, indipendentemente dall’intento. La compagnia sta quindi pianificando di lanciare una nuova campagna PSA che incoraggia le persone a fermarsi e pensare prima di ricondividere le proprie immagini online e segnalarle invece a Meta.

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