

I primi 3 mesi di questo 2020 hanno avuto un’influenza notevole sulla vita di moltissime persone a livello globale a causa dell’ormai famigerato Coronavirus. Da un punto di vista sociale, abbiamo assistito a dei cambiamenti di comportamento e di vita quotidiana, a cui molti di noi non erano lontanamente abituati.
Personalmente, essendo nella seconda metà dei miei trent’anni, non mi ero mai ritrovato ad affrontare una situazione così complicata, che mi portasse a rimanere bloccato a casa per giorni, o settimane. Vivendo in Germania, ma con la famiglia in Italia, sto vivendo questa situazione con un paio di settimane di ritardo rispetto a molti dei nostri lettori, ma sicuramente non in maniera differente. L’incertezza di non sapere fino a quando dovrò rimanere in casa o quando potrò tornare a visitare i miei genitori mi preoccupa e mi fa pensare in maniera diversa alle priorità personali.
Verso fine Gennaio, a causa del COVID-19, ero abbastanza infastidito dal fatto che non potessi fare il mio solito “break” invernale verso lidi più caldi. Dopo sole due settimane, mi sono ritrovato a riconsiderare il mio stile di vita quotidiano in maniera drastica. Mi ero ripromesso di non farmi prendere dal panico, correndo al supermercato e svaligiando il tutto, ma quando ho visto la situazione in Italia precipitare velocemente, preoccupato, ho fatto scorte come se fossimo in guerra.
Naturalmente non sono stato l’unico a reagire in questo modo.
Con il diffondersi del Coronavirus (COVID-19) in tutto il mondo, l’incertezza però non ha tardato a colpire anche l’economia. Il governo ha dovuto prendere decisioni drastiche, limitando i movimenti delle persone, e molte aziende si sono adattate con lo smart working.
Le ripercussioni di questa incertezza economica si è fatta risentire anche nel modo in cui le aziende operano e pensano alle attività marketing.
Che cosa succederà nel resto del 2020 è ancora difficile da predire, ci sono sicuramente troppi punti interrogativi per sapere fino a che punto il COVID-19 avrà un impatto sull’economia italiana e globale.
Per questo motivo ho pensato fosse interessante, anche con l’aiuto di alcune esperti nel settore mobile italiano e internazionale, esplorare un po’ più a fondo l’impatto del Coronavirus sull’ecosistema digitale, e in particolar modo quello mobile in Italia.
Che impatto ha avuto lo Smart Working sul comportamento in-app?
Durante il diffondersi del virus, abbiamo visto prima in Cina, poi in Italia, e ora in altre nazioni Europee, come molti di noi abbiano compreso l’importanza del dispositivo mobile per continuare sia a lavorare che a mantenere relazioni con i nostri cari, in un momento in cui anche un semplice spostamento da una città all’altra è diventato complicato.
Secondo dati AppAnnie del 15 Marzo 2020, l’Italia ha visto un aumento del 11% rispetto al 2019 in termini di utilizzo di dispositivi mobile.
Ad esempio, le app nella categoria “Business” ed “Education” hanno visto un salto incredibile nelle classifiche generali.
Inaspettato? Direi proprio di no.
Nello specifico, lo Smart Working ha portato molti di noi a installare applicazioni mobile che ci aiutassero a comunicare con i nostri colleghi in remoto. Basti pensare che durante la prima settimana di Marzo ci sono stati ben 761,000 download di app Business tra iOS e Google Play in Italia. In percentuale, questo si traduce con un aumento del 135% dalla media dello stesso periodo nel 2019.
Non sono tutti vincitori in questa situazione complicata, però. Alcune categorie, infatti, sono in forte difficoltà a causa del virus.
Il Coronavirus (COVID-19) e il comportamento (mobile) degli Italiani
In questi giorni difficili, non ci siamo limitati a lavorare.
Qui di seguito vediamo come la classifica generale per entrambe gli Store sia cambiata settimana per settimana in Italia nel mese di Marzo (fino al 22), dandoci la possibilità di spiare dalla finestra in ogni casa italiana e mostrandoci quali sono state le priorità degli utenti.
Top 10 App Store iOS


Top 10 Google Play Android


Lo sviluppo delle classifiche per entrambi gli Store non ci dovrebbe sorprendere troppo. Infatti, basti vedere come siamo passati da una normale top 10, con molti giochi ai primi posti, a una top 10 fatta di applicazioni volte alla comunicazione, dal settore lavorativo, ma anche privato.
In più, grazie a un’analisi fatta da AppsFlyer, possiamo anche vedere come il trend di download organici e a pagamento sia cambiato nelle settimane a partire da metà Febbraio.
Clicca sul grafico per vedere i cambiamenti nelle diverse categorie.
Nello specifico, alcune categorie stanno vedendo una crescita smisurata delle installazioni organiche:
- Comunicazione: +191%
- Social: +171%
- News: +116%
- Business: +103%
- Education: +70%
- Entertainment: +62%
- Salute e Fitness: +55%
- Cibo e Bevande: +49%
- Giochi: +41%
Al contrario, altre, come anticipato, stanno avendo un calo drastico a causa del COVID-19:
- Travel: -69% organico e -62% non-organico
- Mappe e Navigazione: -61% organico e -63% non-organico
Il punto di vista degli esperti
Per dare un’idea più completa dell’impatto del Coronavirus sull’ecosistema digitale, e in particolar modo quello mobile, abbiamo chiesto ad alcuni esperti del settore mobile di condividere la loro esperienza sia a livello personale che lavorativo.
Il settore del mobile gaming sta beneficiando di questo momento storico: in Italia, così come è accaduto in Cina con qualche settimana di anticipo, si registra un forte incremento di install organici. In Whatwapp, per tutti i nostri mercati, abbiamo cercato di fare la nostra parte, creando features premium, rendendole disponibili gratuitamente per tutti, e offrendo premi giornalieri per garantire la possibilità di giocare con le nostre app, utilizzandone tutte le features. Ci siamo accorti che le persone non volevano solo distrarsi, ma cercavano compagnia, ascolto. Il nostro Customer Care è quindi andato oltre il classico supporto tecnico, offrendo parole di conforto a chi era in difficoltà. Crediamo che per far crescere una community, sia necessario coltivarla con cura. Il futuro ad oggi è un’incognita, in quanto diversi fattori giocano un ruolo importante: la durata della quarantena nei diversi paesi, l’impatto economico che avrà sugli utenti, la volontà più o meno forte di allontanarsi dal virtuale, non appena sarà possibile tornare al contatto reale.
Che futuro ci attende?
Mai come ora ci rendiamo conto di come il mobile sia parte integrante della nostra vita. Grazie ai dispositivi smartphone possiamo lavorare da casa, ma anche intrattenere relazione con i nostri familiari e amici nel mondo. Soprattutto, possiamo continuare a vivere, quasi normalmente, riuscendo a evitare contatti esterni, facendoci portare, ad esempio, la spesa a casa.
L’impatto del Coronavirus sulla nostra vita quotidiana probabilmente durerà ancora qualche settimana, mentre quello economico sarà senza dubbi più lungo, per alcuni senza dubbi catastrofico. Grazie a un’analisi del comportamento degli utenti sia online che mobile, vediamo come il nostro stile di vita si evolve e si adatta alle esigenze quotidiane.
Infine, è proprio in questi momenti, che molte startup mobile, ma non solo, riusciranno a identificare opportunità di mercato dettate dalle limitazioni del proprio prodotto o da quelle digitali attuali, creando una nuova crescita economica.