Google ha recentemente annunciato ulteriori modifiche alle linee guida della politica degli sviluppatori di Google Play, programmate per entrare in vigore “più tardi quest’anno”.

Tali cambiamenti prevedono modifiche alla politica per il conteggio dei caratteri e il linguaggio promozionale, così come nuove linee guida raccomandate per gli asset di anteprima dello Store Listing. Con queste nuove linee guida, l’obiettivo è quello di garantire ulteriormente agli sviluppatori di rappresentare accuratamente e onestamente le loro applicazioni e migliorare l’esperienza degli utenti.

La nuova “Sezione sicurezza”

Per quanto riguarda il secondo punto, Google ha deciso di seguire i passi del suo rivale Apple. Infatti, con il lancio ufficiale di iOS 14, Apple ha introdotto una nuova feature, chiamata “App Privacy Labels”, dove tutte le app devono elencare le loro pratiche di raccolta dati.

Così anche Google ha scelto di introdurre requisiti simili per le app Android quest’anno. La società prevede di aggiungere una nuova “Sezione Sicurezza” al Google Play Store, dove gli sviluppatori di app saranno invitati a citare informazioni accurate sul tipo di dati raccolti e come questi saranno utilizzati.

In particolare, agli sviluppatori sarà chiesto di pensare a:

  • che tipo di informazioni personali raccoglie l’app; 
  • se raccoglie informazioni dal dispositivo, come posizione, file multimediali o contatti; 
  • come l’app usa i dati, per migliorare la funzionalità dell’app o per scopi di personalizzazione;
  • se l’app ha bisogno di dati per funzionare; 
  • se l’app permette agli utenti di scegliere se condividere i dati;
  • se lo sviluppatore accetta di cancellare i dati degli utenti quando questi disinstallano l’app. 

Inoltre, gli sviluppatori che già aderiscono a specifiche pratiche di sicurezza e privacy saranno in grado di evidenziarlo nella loro scheda dell’app. 

La nuova policy sarà rilasciata questa estate, dando il tempo di implementare i cambiamenti necessari fino al secondo trimestre del 2022. 

Nuove linee guida per i metadati delle app

Google Play sta lentamente, ma inesorabilmente, lanciando una significativa riprogettazione del suo Play Store. Questi tipi di cambiamenti sollevano domande su come gli sviluppatori ne beneficeranno: ad esempio (e soprattutto) su cosa significa la riprogettazione per l’App Store Optimization (ASO). Infatti, i cambiamenti preannunciati alla politica dei metadati influenzeranno sicuramente apps’ listing se non soddisfano i nuovi criteri.

Ogni marketer sa quanto siano cruciali i metadati delle app per l’ASO e per la loro visibilità negli Store. Ecco perché, in questo articolo, vogliamo analizzare ogni cambiamento che sarà presto implementato, scoprendo come impatteranno la strategia ASO per le app Android e cosa possiamo fare per creare una strategia attuabile. 

1° Cambiamento: il titolo 

Google ha annunciato molti cambiamenti che riguarderanno il titolo delle app sul Play Store e questo cambiamento di policy sarà sicuramente il più impattante su tutta la linea. Infatti, Google considera il titolo dell’app, insieme all’icona e al nome dello sviluppatore, come gli elementi più importanti per la scoperta del nostro Store Listing. 

Il limite esistente per il titolo è di 50 caratteri e molte app approfittano appieno di questo, aggiungendo keyword pertinenti al nome del brand. 

Con le nuove regole, tuttavia, gli sviluppatori dovranno mantenere il numero dei caratteri intorno a 30, o poco meno (come già accade nell’App Store).

Il vantaggio principale dei titoli più corti è che il troncamento (quando il titolo viene visualizzato solo parzialmente) non costituirà un problema di leggibilità nelle pagine di ricerca. Attualmente, la pratica migliore è quella di mantenere le informazioni più importanti e rilevanti nella prima metà del titolo, poiché a seconda del dispositivo la seconda metà potrebbe essere tagliata fuori dalla vista.

Insieme al limite di caratteri, le nuove politiche sui metadati delle app bandiranno una serie di trucchi che gli sviluppatori di app usano per rendere le loro schede dell’app eccessivamente accattivanti. 

Non sarà più permesso scrivere parole interamente in maiuscolo, a meno che non si tratti del nome di un brand, e nemmeno includere emoji, punteggiatura ripetuta o caratteri speciali irrilevanti nei nomi delle app. Saranno proibite anche le keyword che implicano performance nell’app store, rank, prezzo o promozione nel titolo, nell’icona e/o nel nome dello sviluppatore. 

Questo significa che ora le centinaia di app che usavano termini come “migliore” e “top” (per esempio “i migliori giochi” o “top app di fitness”) o altri tipi di linguaggio promozionale come “gratis” o “sconto” e call-to-action come “aggiorna” o “scarica ora”, dovranno cancellare queste parole dal titolo della loro app.

Consiglio #1: Sebbene sia importante per gli sviluppatori iniziare a pianificare la revisione dei titoli sin da subito, è meglio rimandare l’implementazione fino a quando Google non avrà annunciato la scadenza per l’attuazione, dal momento che i metadati del titolo sono il campo che Google considera di più per indicizzare le app nei risultati di ricerca. Accorciando i titoli troppo presto, gli sviluppatori potrebbero perdere la miglior visibilità offerta fino a 20 potenziali caratteri di keyword in più. Inoltre, l’area limitata del titolo dovrebbe ora concentrarsi sul nome del brand, insieme ai termini più rilevanti per la spiegazione dell’app.

2° Cambiamento: l’icona

Google applicherà anche una politica per limitare l’uso di messaggi o immagini promozionali fuorvianti nelle immagini delle icone delle app. Insieme al divieto di utilizzare lo stesso linguaggio promozionale che si applica al titolo e al nome dello sviluppatore, le icone non possono più incorporare immagini fuorvianti o promozionali.

Questo significa che se attraverso le immagini imitiamo notifiche, usiamo elementi grafici per indicare il ranking, o attribuiamo falsamente la caratteristica di “Instant App” o altre caratteristiche del Play program, la nostra app sarà bandita dal Google Play Store. 

Anche se l’iconografia fuorviante non è mai stata una buona strategia per mantenere un utente a lungo termine, alcuni elementi di testo, che presto saranno in violazione della politica di Google, erano utili per aumentare la conversione in passato. Ecco perché se avete bisogno di fare un cambiamento nell’icona della vostra app, ora sarebbe un buon momento per raccogliere dati concreti tramite Google Play Experiments, per vedere come la rimozione di questi cambiamenti avrà un impatto sui tassi di conversione. 

Consiglio #2: Esegui alcuni A/B test al fine di trovare un’icona che permetta una migliore conversione in modo che la tua app possa allinearsi nel modo più efficace con la nuova politica del Google Play Store.

3° Cambiamento: asset di anteprima

Google ha anche annunciato nuove linee guida per gli asset di anteprima che includono: grafica delle features, screenshot, video e brevi descrizioni.

Al fine di aiutare gli sviluppatori a rimanere entro queste nuove linee guida, Google ha definito quattro domande importanti da tenere in considerazione. Infatti, gli asset precedenti saranno valutati in base ai seguenti criteri:

  • Gli asset di anteprima rappresentano accuratamente l’app o il gioco?
  • Tutti gli asset di anteprima forniscono informazioni adeguate che aiutano gli utenti a prendere una decisione informata quando si tratta di installare o meno?
  • Gli asset di anteprima si concentrano sul fornire informazioni utili sugli aspetti unici dell’app o del gioco e sono prive di “buzzwords” come “migliore” e “gratis”?
  • Gli asset di anteprima dello Store Listing sono adeguatamente localizzati e facili da leggere?

A differenza delle nuove politiche riguardanti il titolo e l’icona, non aderire a queste linee guida non farà necessariamente respingere un’app dal Play Store, ma avrà un impatto sulla sua idoneità ad essere pubblicizzata o promossa attraverso i servizi di Google.

Consiglio #3: La mossa migliore è quella di allineare anche la nostra app secondo questi criteri, per evitare un impatto dannoso sull’ASO. 

Conclusioni

Le nuove politiche saranno implementate nel corso dell’anno, ma non è stata fornita una data ufficiale. 

È importante tenere a mente che i metadati delle app (titolo, icona e nome dello sviluppatore) che non soddisfano le nuove politiche non saranno ammessi su Google Play, così come gli asset che non soddisferanno le prossime linee guida potrebbero non essere ammissibili per la raccomandazione e la promozione su Google Play.

Questo è il motivo per cui dovreste tenervi informati sui cambiamenti delle politiche per le schede delle app sul Play Store in arrivo. 

Detto questo, vorremmo sottolineare che l’aggiornamento degli asset di anteprima e dei metadati, per essere più onesti, genuini e informativi, non dovrebbe essere una regola rigida, ma la base per la costruzione di una comunicazione affidabile con i vostri utenti. I metadati della vostra app hanno lo scopo non solo di attirare l’attenzione degli utenti di qualità, ma anche di dare loro una rappresentazione accurata di quella che sarà la loro esperienza in-app una volta che decideranno di procedere con l’installazione. 

Per questo motivo ti suggeriamo di cogliere questa opportunità per apportare alcune modifiche alla tua app, non solo per soddisfare i requisiti di Google ma soprattutto per migliorare la tua App Store Optimization (ASO) e quindi il tuo business. 

Se hai bisogno di aiuto per la tua strategia di App Store Optimization, contattaci e uno dei nostri consulenti ti risponderà presto! 

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