Nuove regole ASO

Dopo il terremoto scatenato da iOS 14, arrivano le scosse di assestamento: iOS 15. Seppur diverso, anche questo cambiamento sembrerebbe portare grandi novità. Ma non è finita qui. Il nuovo aggiornamento targato Apple, che include molte novità in ambito App Store Optimization (ASO), è precursore di un’altra importante modifica. Stiamo parlando dell’aggiornamento di Google Play Store riguardante le nuove regole ASO, recentemente descritte e analizzate in un precedente articolo.

L’obiettivo di questo articolo è quello di approfondire in dettaglio e in modo pratico quali saranno le linee guida da seguire, nello specifico per il titolo e l’icona, per ottimizzare al meglio le app nel Google Play Store.

Nuove regole ASO: Metadati delle App

Google Play Store ospita molte più applicazioni di Apple App Store. Uno dei motivi principali è il processo più sciolto e meno selettivo rispetto ad Apple. Con il nuovo aggiornamento, però, le porte di Google diventeranno sempre più strette e difficili da aggirare.

Qual è l’obiettivo di Google? Migliorare la qualità delle app e incrementare l’esperienza complessiva dell’utente.

Saper conoscere, soddisfare e padroneggiare le nuove regole ASO, quindi, permetterà di ottenere un vantaggio competitivo per le aziende che vogliono cimentarsi nel mobile marketing.

Titolo e icona

Una nuova regola interesserà il titolo. Google permetteva di inserire fino a 50 caratteri nel titolo delle applicazioni mobile. Dopo il rilascio delle linee guida riguardanti l’ASO di Apple, anche Google si è conformata al limite di 30 caratteri imposto dall’azienda di Cupertino.

Quella appena descritta, ad esempio, è una delle varie regole da seguire per ottimizzare l’applicazione nel Google Play Store (oltre che nell’Apple App Store).

Quali sono le altre regole da seguire? E quelle da non seguire?

Illustriamo un esempio concreto: un’app per prenotare biglietti aerei.
Prima di tutto, partiamo con le cose da non fare.

Nuove regole ASO

Nella prima immagine abbiamo quattro esempi. Seppur diversi tra loro, ciascuno riporta degli errori. Perciò dobbiamo:

  • evitare indicatori di performance ed elementi promozionali (“#1 app”, “il miglior gioco”, “gratis” o “in sconto”);
  • omettere elementi grafici che possono trarre in inganno gli utenti;
  • non utilizzare emoji, lettere maiuscole, call-to-action o lettere speciali.

Nuove regole ASO

Infine, per realizzare un’ottimizzazione corretta dobbiamo:

  • rendere tutto più semplice, spiegando lo scopo dell’app nel modo più breve possibile;
  • approfittare del limite di 30 caratteri, utilizzando le keywords che performano meglio al fine di aumentare il traffico organico;
  • rendere l’icona dell’app accattivante e semplice;
  • evitare di utilizzare parole promozionali nel nome dell’app (qualcosa come “Facebook Inc: Il miglior social media del mondo”, è assolutamente errato).

Nuove regole ASO

Dopo aver letto questo pratico articolo, ti suggeriamo di apportare alcune modifiche alla tua app, non solo per soddisfare i requisiti di Google ma soprattutto per migliorare la tua App Store Optimization (ASO) e quindi il tuo business. 

Se hai bisogno di aiuto per la tua strategia di App Store Optimization contattaci e uno dei nostri consulenti ti risponderà presto! 

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