In-App Purchase

La fase più importante che ogni app marketer deve tenere in considerazione nell’ottimizzazione di un’app è l’ultima: la monetizzazione. Questa fase permette all’app di finanziarsi e/o al publisher di convertire gli utenti in clienti. Il metodo più utilizzato per la conversione degli utenti è utilizzare gli In-App Purchase, anche detti Acquisti In-App. Che cosa sono? Proviamo a spiegarlo in termini semplici qui sotto.

Cosa sono gli In-App Purchase?

Gli In-App Purchase sono tutti gli acquisti dell’utente, di oggetti o upgrade, durante l’esecuzione dell’app. Possono essere di vari tipi: talvolta si riferiscono ad un acquisto di uno specifico oggetto (una tantum), oppure possono rappresentare degli upgrade per la versione premium dell’app.

Come funzionano?

Chiaramente se si pensa agli In-App Purchase li si collega alle cosiddette app Freemium (cioè quelle app che sono gratuite ma permettono di acquistare alcuni oggetti per avere un boost in più). Eppure gli Acquisti In-App sono molto più variegati di così, hanno diverse forme e diversi obiettivi.

Gli Acquisti In-App possono essere di varie tipologie.

  • Consumabili: possono rappresentare vite in più, o gemme ad esempio, che fanno andare avanti l’utente nel gioco; oppure un boost di un prodotto che l’utente sta vendendo in un’app di compravendita. I consumabili In-App sono pensati per avere vita corta, al fine di essere riacquistati successivamente. Sono alla base delle app e dei giochi Freemium.
  • Non consumabili: quando gli acquisti sono di un oggetto specifico che però non scadrà mai. Alcuni esempi: filtri premium nelle app per modificare le foto o vestiario unico nei giochi.
  • Abbonamenti con rinnovo automatico: sono gli Acquisti In-App più comuni nelle app non gaming. Consistono nell’acquisto di una versione premium dell’app, che dà accesso a funzionalità in più, e si rinnovano automaticamente a ogni scadenza, almeno fino a quando l’utente non decida di annullare l’abbonamento. Gli esempi possono essere molti: accesso a una libreria di contenuti esclusivi (come video, audio o articoli) oppure servizi in più (ad esempio maggiore capienza del cloud).

  • Abbonamenti non rinnovabili: funzionano come gli Abbonamenti con rinnovo automatico, ma danno l’accesso a funzioni premium per un lasso di tempo finito. Questi tipi di abbonamento non si rinnovano automaticamente, quindi l’utente dovrà rinnovare in maniera manuale il suo abbonamento per mantenere l’accesso alle funzioni. Sono molto utilizzati nei giochi mobile, come i season pass.

Perché gli In-App Purchase sono importanti?

Gli utenti nel 2020 hanno speso, tra In-App Purchase, abbonamenti e app a pagamento, 111 miliardi di dollari. Del totale ben 85 miliardi di dollari sono stati spesi in Acquisti In-App, cioè il 76% del totale degli introiti delle app nel 2020. Solo questi dati rendono chiaro come gli Acquisti In-App siano la principale fonte di guadagno per i brand nel mobile marketing

Ovviamente è sempre necessario stare attenti a calibrare bene gli In-App Purchase con le features gratuite, per evitare che l’utente non riesca a comprendere le potenzialità dell’app prima che decida di acquistare un abbonamento o un consumabile. Gli Acquisti In-App inoltre devono permettere all’utente di avere un’esperienza migliorata dell’app: solo raggiungendo questi obiettivi l’utente rimarrà fidelizzato al brand o all’app e continuerà ad acquistare.



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