Linkedin

L’attività degli utenti su Linkedin è in continuo aumento, e con l’ultimo report di Microsoft che conferma la crescita record dell’engagement per il sesto trimestre di fila, ci si può aspettare che questo trend non si fermi a breve.

Di conseguenza sono sempre di più le aziende che cercano di sfruttare gli algoritmi della piattaforma per massimizzare le loro prestazioni, ma ora LinkedIn sembra voler contrastare questo fenomeno. “Abbiamo visto un certo numero di post che chiedono espressamente o incoraggiano la comunità a impegnarsi con i contenuti tramite like o reazioni – pubblicati con l’intento esclusivo di aumentare la portata sulla piattaforma. Non promuoveremo questo tipo di contenuti e incoraggiamo tutti nella comunità a concentrarsi sulla fornitura di contenuti affidabili, credibili e autentici”, le dichiarazioni.

Un altro punto affrontato sono i sondaggi, che gli utenti ritengono presenti in quantità eccessive. A tal proposito l’azienda sta modificando l’algoritmo in modo che mostri solo quelli utili e rilevanti, dando precedenza a quelli degli utenti nel proprio network e riducendo quelli esterni.

LinkedIn ha poi annunciato che è in fase di test, iniziato a Febbraio in America, un tool per ridurre i contenuti politici nel proprio feed. Infine, l’ultima delle modifiche che arriveranno nelle prossime settimane, è la riduzione degli aggiornamenti della vostra rete. “Per esempio, si potrebbe non ottenere molto valore dal vedere il commento di una connessione sul post di qualcun altro su un cambiamento di lavoro se non si conosce quell’altra persona. Ecco perché ti mostreremo attività più mirate dalla tua rete, e dove sarà più probabile che anche tu ti unisca alla conversazione”, la spiegazione. 

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