Per la sezione Startup Nel Mobile, dedicata alle startup Italiane che lavorano nel settore mobile, abbiamo parlato con Marco Fontana, Co-Founder e CEO di Spicy Sparks: la start up tutta italiana dietro l’applicazione eSound Music.

Ciao Marco, racconteresti in breve ai nostri lettori chi sei e cos’è Spicy Sparks, nello specifico la vostra app mobile eSound? 

Ciao, mi chiamo Marco Fontana e sono un Ingegnere Informatico. Insieme al mio socio Alessandro Gerelli, nel Gennaio del 2020, abbiamo fondato Spicy Sparks: una startup operante nel settore delle applicazioni mobile, che si pone come obiettivo quello di sviluppare e pubblicare applicazioni facenti riferimento a vari vertical. Nell’ultimo periodo stiamo anche valutando di lanciarci nel mondo dei giochi mobile, che seppur molto competitivo, può offrire ancora grossi spunti di crescita.

Il nostro prodotto di punta attualmente pubblicato è eSound Music, un player musicale basato su YouTube che permette agli utenti di ascoltare ed organizzare la propria musica in maniera completamente gratuita.

Con eSound vi posizionate in un mercato molto competitivo, come quello dello streaming musicale, dominato da grandi players come Spotify, SoundCloud e anche YouTube. Ci racconteresti cosa vi ha spinto a entrare in questo verticale e quali opportunità avete visto?

Vorremmo precisare che i nostri competitor principali sono gli altri player musicali basati su YouTube come Musi, MixerBox ed altri, anche se ultimamente in molti vedono come nostri competitor anche Spotify e YouTube Music.

eSound Spicy Sparks

Quello che ci ha spinto a creare un’app del genere è stata la mancanza di app di qualità che offrissero gratuitamente le stesse funzionalità che le app premium (come Spotify) offrono. In particolare, analizzando il mondo dei player musicali basati su YouTube, abbiamo notato che molti di essi avevano veramente poche funzionalità ed erano molto elementari nella interfaccia. Nonostante questo abbiamo notato che un grande pubblico che non poteva era interessato ad applicazioni di questo genere.

Da qui è nata l’idea di offrire agli utenti un’esperienza premium, pur rimanendo un player basato su YouTube, e l’idea ha sembrato funzionare.

Dal punto di vista imprenditoriale, invece, cosa vi ha spinto a puntare su un prodotto completamente mobile?

Il mondo mobile è indiscutibilmente uno dei mercati con la più alta crescita negli ultimi anni.

Abbiamo capito che creando una applicazione per mobile potevamo raggiungere un vasto pubblico in poco tempo e scalare molto velocemente.

I nostri utenti adesso ci stanno chiedendo anche una versione desktop della nostra applicazione, una per Apple Watch e perfino una per Apple CarPlay (uno dei lati positivi per gli utenti, ed un po’ meno per gli sviluppatori, è che la musica si può veramente ascoltare da qualsiasi piattaforma!)

Nonostante il porting su altre piattaforme, che abbiamo in programma, abbiamo visto che la piattaforma dove in assoluto è più facile crescere e monetizzare (attraverso ads ad esempio) e proprio quella del mobile ed è per questo che ci puntiamo molto.

Sebbene la grande competizione nel settore, eSound è cresciuta in modo esponenziale negli anni, raccogliendo giornalmente migliaia di utenti in tutto il mondo. Quali canali hanno contribuito di più a questa crescita?

Il 99% degli utenti che al momento sono su eSound hanno scoperto l’app attraverso il passa parola ed una crescita completamente organica. Abbiamo sperimentato anche un po’ di User Acquisition, ma il costo di acquisizione non giustificava ed era coperto dalla LTV degli utenti, perché essendo una applicazione gratuita basata esclusivamente sugli annunci la quantità di valore in termini monetari generata dal singolo utente è abbastanza bassa.

Siamo molto entusiasti del fatto che i nostri utenti, una volta provato eSound, consiglino l’applicazione a familiari ed amici permettendo una buona crescita organica, significa che il prodotto piace!

È singolare anche il fatto che vediamo su YouTube e Twitter molti utenti che creano post e contenuti consigliando la nostra applicazione, senza che noi incentivassimo ciò.

Ad esempio, recentemente, alcuni tiktok che parlavano di eSound realizzati da creator con poche centinaia di followers sono andati virali e ci hanno permesso in poco tempo di scalare completamente le classiche, andando per qualche giorno ad essere l’app più scaricata su App Store in nazioni quali Spagna ed Italia.

Da un punto di vista puramente di acquisizioni utenti a pagamento, quali sono i canali su cui avete puntato per supportare la vostra crescita? Nel caso ci fosse, quale canale vi ha sorpreso di più in termini di performance?

Al momento abbiamo sperimentato UA su Facebook (utilizzando sia campagne standard che il loro nuovo prodotto AAA campaigns) e TikTok, ma abbiamo notato che dal punto di vista del ROAS questo tipo di campagne non erano sostenibili sul lungo periodo e per questo le abbiamo sospese.

Al momento preferiamo lavorare attraverso la crescita organica, ottimizzazione ASO e sistemi che incentivano la crescita non a pagamento quali referral systems.

Che ruolo ha giocato invece l’App Store Optimization per la vostra app mobile?

L’ASO ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale per eSound, la possibilità infatti di avere un buon ranking su keywords quali “musica”, “musica gratis” in varie lingue, ci ha permesso di mantenere un buon volume di download e fare si che nuovi utenti ci potessero scoprire spontaneamente anche se non avevano mai sentito parlare di eSound.

Ultimamente stiamo ponendo una grande enfasi anche sulla localization, traducendo gli screenshots di eSound, l’app e gli storefront in decine di lingue, così da annullare la friction che un utente che non parla inglese può avere nell’utilizzare la nostra app. Abbiamo visto che questa scelta sta pagando abbastanza nella crescita in diversi mercati emergenti che non conosco bene la lingua inglese.

Una piccola parentesi sulla situazione attuale a livello globale. Com’è cambiato il comportamento dei vostri utenti durante il lockdown, a causa del COVID-19?

Nel nostro caso il COVID-19 non ha inciso molto: la crescita è rimasta stabile ma non abbiamo registrato picchi come in altre apps.

Probabilmente su questo può avere giocato il fatto che molti utenti, costretti a rimanere a casa, possono ascoltare la propria musica anche attraverso il sito di YouTube da PC ed il client desktop, da qui il programma di sviluppare un nostro client per MAC e PC nei prossimi mesi.

Se potessi tornare all’inizio della vostra avventura, cosa faresti diversamente dal lato marketing per sostenere la crescita del business? 

Sicuramente introdurrei prima programmi quali referral systems che incentivano la crescita organica. Punterei ancora di più su ASO e localizzazioni ed avrei introdotto prima il supporto a più lingue ed una maggiore cura su come si presenta l’app a livello di pagine sullo store.

Quali consigli daresti, in termini di attività di acquisizione utenti, a tutti gli imprenditori che stanno pensando di lanciare un servizio, più o meno specifico, legato al settore mobile?

Direi loro prima di tutto di creare un ottimo prodotto, dove gli utenti siano entusiasti di consigliarlo ai propri familiari ed amici. Noi pensiamo che il passa parola, oltre ad essere gratis, sia il migliore strumento di marketing. Gli utenti devono essere i primi ambassador del vostro prodotto, per questo è necessario creare esperienze uniche. Inoltre abbiamo notato che la crescita organica è quella che porta la retention più alta sul lungo periodo, un utente infatti è più propenso ad utilizzare un’app consigliata dal proprio amico di fiducia rispetto a quella vista su un annuncio.

Chiaramente nei primi periodi se si vuole crescere e scalare più velocemente, specialmente in determinati verticals ad alta competitività affiancare una crescita organica ad una buona UA è fondamentale per il successo di un prodotto ed ottenere visibilità.

Una domanda un po’ più generica: qual è la tua esperienza nel creare e crescere una startup “mobile-first” in Italia, un mercato che ancora fatica ad avvicinarsi a questo medium di comunicazione? 

Sicuramente il mercato italiano è ancora un po’ acerbo in termini di applicazioni mobile, ma ha delle grandi potenzialità.

Quello che ostacola un po’ è la burocrazia farraginosa ed una fiscalità molto pesante, ma il mercato c’è e sono convinto che anche nei prossimi anni possa crescere molto. Specialmente in certe nicchie dove in altri paesi abbiamo competitor già riconosciuti, mentre in Italia c’è ancora spazio per intraprendere.

Un’ultima domanda in prospettiva futura. Cosa ci possiamo aspettare da Spicy Sparks nel 2021?

Il 2021 sarà per noi un anno ricco di stimoli, nei nostri piani c’è quello di espanderci su altri verticals ed anche nel mondo del gaming mobile. Abbiamo in mente di diversificare il nostro portfolio di applicazioni e cogliere nuove opportunità. La strada è lunga, ma con l’impegno e la costanza sono sicuro che si possano ottenere ottimi risultati.

 

 

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