Ottiimizzazione delle Keywords

Il modo migliore per sostenere una crescita nel lungo termine nel settore mobile è alternare attività di acquisizione utenti a pagamento a quelle che aiutano a crescere in maniera organica. Non tutti gli sviluppatori di app e inserzionisti hanno però a disposizione un budget illimitato da spendere in acquisizione, perciò è fondamentale capire come l’ottimizzazione delle keywords della propria pagina nell’App Store o Google Play Store può avere un impatto positivo sulla crescita, non solo in termini di utenza ma anche di fatturato (Leggi anche: App Store Optimization – Una Guida Completa [eBook]).

Secondo alcuni dati di Apple, circa il 65% degli utenti ricerca direttamente nello Store le applicazioni mobile di cui ha bisogno, per questo motivo ignorare le attività base di App Store Optimization (ASO), come l’ottimizzazione delle keywords sulla propria pagina Store, è un errore che non ci possiamo permettere. 

Ma come si possono scegliere le keywords adatte? E soprattutto come si possono ottimizzare le proprie attività per queste keywords?

Prima di entrare nel dettaglio, è critico ricordarsi che gli utenti organici (a differenza di quelli acquisiti a pagamento) sono quelli che hanno un tasso di conversione a utenti paganti molto più alto. 

L’Ottimizzazione delle Keywords parte dalla Ricerca

Ricerca Ottimizzazione delle KeywordsEbbene sì, come più volte suggerito su Mobile Marketing Italia, la base del successo è dettata da una ricerca dettagliata delle attività che si vogliono intraprendere, in questo caso specifico, delle keywords per cui si vuole ottimizzare la propria pagina sullo Store ed essere “trovabili” tramite ricerche dagli utenti.

A seconda della categoria in cui si opera e del servizio o prodotto offerto, dovrebbe essere possibile mettere insieme senza grandi difficoltà una prima lista di keywords o termini di ricerca. Una volta individuate tali keywords, è bene organizzare una sessione di brainstorming con tutto il team (non solo di marketing) e iniziare ad allargare quella lista a circa 100-200 termini (per nazione e/o lingua, se necessario), includendo termini più generici e anche parole chiave long-tail. 

Finita l’analisi interna, bisogna passare a quella esterna. È infatti importantissimo analizzare sia le pagine dei nostri competitors, “spiando” la loro strategia, ma anche i termini usati dagli utenti nelle loro ricerche (ad esempio, leggendo forum, social media o  semplicemente le recensioni sugli Stores).

Per un successo nel lungo termine è fondamentale mantenere questa lista “viva”, ovvero è consigliato ripetere regolarmente l’esercizio fatto inizialmente, in modo da avere una lista di keywords “fresca” e sempre aggiornata, pertinente e pronta all’uso per il prossimo aggiornamento dell’app. 

I 3 Fattori Chiave per la Scelta delle Keywords

Scegliere per quali keywords ottimizzare non è un lavoro semplice, infatti ognuno di noi dovrà scegliere le keywords di ottimizzazione in base a questi i tre fattori: 

  1. Pertinenza al servizio/prodotto offerto
  2. Competizione
  3. Volume di ricerca

Ignorare uno di questi elementi può portare a un’analisi sbagliata e incompleta, inducendo le nostre attività  verso un’ottimizzazione errata che non porterà ai risultati sperati. 

Malgrado implicito è bene specificare che quando si scelgono le keywords di ottimizzazione per la propria pagina App Store, la pertinenza a ciò che offriamo è il fattore più importante in assoluto. Infatti, ottimizzare la propria pagina per termini di ricerca che hanno un volume elevato ma non hanno nulla a che fare con la nostra applicazione avrà un effetto opposto a quello desiderato.

Entrambi Apple e Google valutano diversi fattori per “decidere” il ranking di una applicazione. Non si tratta esclusivamente di downloads, come molti pensano, bensì vengono presi  in considerazione anche il tasso di abbandono, il tasso di disinstallazione, e naturalmente il tasso d’interazione in-app.

L’ottimizzazione delle keywords ha come scopo ultimo quello di aumentare le impressions, il traffico alla nostra pagina, e naturalmente i downloads, ma ignorare le metriche post-installs potrebbe costarci molto caro.

Detto questo, una strategia corretta e completa di ottimizzazione delle parole chiavi deve anche bilanciare la pertinenza al servizio con il volume di ricerca e prendere in considerazione come si posizionano i nostri competitors per quelle keywords. 

Quali sono gli Elementi più importanti da ottimizzare? 

Malgrado la metodologia con cui gli algoritmi di Apple e Google funzionino non è di dominio pubblico, ci sono sicuramente degli elementi che hanno più importanza rispetto ad altri, ed è fondamentale dare priorità a questi durante la fase di ottimizzazione delle nostre pagine App Store e Google Store. 

Qui di seguito vediamo una lista degli elementi, divisa per Store, che hanno mostrato di avere un effetto positivo sul posizionamento delle applicazioni mobile. 

Apple App Store (iTunes Connect) 

  • Nome 
  • Sottotitolo
  • Area Keywords
  • Search Ads (malgrado non sia puramente “organico” è stato dimostrato che se le attività su Search Ads funzionano bene, queste hanno un effetto positivo sul posizionamento)

La descrizione dell’app non ha un effetto diretto sul ranking, però aiuta a far capire agli utenti cosa fa la propria applicazione e quindi aumenta il fattore “pertinenza” di cui parlavamo poco fa, avendo un impatto positivo anche sulla conversion rate.

Google Play Store (Developer Console)

Per essere sicuri che i cambiamenti implementati non abbiano effetti negativi sul tasso di conversione dal click, è opportuno fare A/B test per ogni modifica che implementiamo. 

Un’ultima cosa molto importante da tenere in considerazione è il posizionamento delle keywords per ogni elemento che si va a ottimizzare. Questo significa che durante l’ottimizzazione di ogni singolo fattore, bisogna valutare l’importanza delle keywords e posizionarle in maniera discendente (dalla più importante a quella meno importante). 

Tenere traccia delle parole chiave che funzionano.

L’App Store Optimization può sembrare semplice a prima vista. Purtroppo però la verità è che l’algoritmo di posizionamento per entrambi gli Store è una scatola chiusa, e l’unico modo per ottenere risultati validi è fare dei test. 

Per definire al meglio la propria strategia di ottimizzazione di keywords, c’è bisogno di sapere innanzitutto il posizionamento delle parole chiave più importanti e poi essere in grado di monitorare i cambiamenti dopo ogni test. Malgrado possa sembrare ovvio, anche questa semplice operazione può risultare più complicata del previsto poiché il posizionamento nelle classifiche degli Store può variare a seconda della versione della app, dello Store stesso e anche della localizzazione.

Per questo motivo è opportuno utilizzare un tool di tracciamento delle keywords che possa aiutarci a controllare il posizionamento delle parole chiavi su entrambi gli Store, ma anche per le varie localizzazioni della nostra applicazione mobile, in maniera semplice e chiara. 

In questo modo, potremo tenere traccia delle attività che funzionano, e di quelle invece che non portano i risultati sperati. 

Traduzione o Localizzazione? 

Traduzione o Localizzazione - Ottimizzazione delle keywordsNel momento in cui si decide di internazionalizzare il proprio prodotto o il proprio servizio, è opportuno considerare l’aiuto di un professionista per una ricerca accurata delle keywords nella lingua target d’interesse. Pensare di poter coprire il mondo esclusivamente con l’Inglese è poco previdente, poiché a seconda del servizio o prodotto offerto, una localizzazione per mercato può dare risultati ottimi. 

Affrontare la localizzazione in modo adatto significa tradurre la propria pagina dello Store in diverse lingue, così da servire la maggior parte degli utenti che cercano un’applicazione nella loro lingua madre. Un passo ulteriore è anche quello di localizzare i fattori metadata, le parole chiavi e anche gli screenshots di riferimento nella pagina tradotta. 

Bisogna ricordarsi una cosa molto importante quando si affronta un processo di  localizzazione. Molti sviluppatori pensano che una semplice traduzione degli elementi chiave possa essere sufficiente, ma la verità è che ogni lingua ha delle piccole variazioni che sono dovute a differenze culturali. Per questo motivo, utilizzare un traduttore professionista può tornare sicuramente utile nell’identificare queste differenze, anche per quanto riguarda la semplice ricerca di parole chiavi. 

Conclusione

L’ App Store Optimization è un processo iterativo, così come l’ottimizzazione delle keywords. 

Il modo migliore di affrontare l’ASO è quello di aggiornare la propria app costantemente e ottimizzare regolarmente i fattori fondamentali che hanno un impatto sul posizionamento, come visto in precedenza, così da poter aumentare la crescita organica. 

Un po’ come il lavoro di SEO, a cui molti sono abituati nel mondo online, l’ASO richiede costanza e pazienza, ma se fatto bene può portare a risultati ottimi che durano nel lungo termine. 


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Luca è attivo nel settore AdTech da ormai più di 10 anni. Ha lavorato per alcuni dei players più grandi in Europa e a livello globale, come Fyber, AppLift, YouAppi e Glispa, aiutando centinaia di clienti in tutto il mondo a navigare le complicate acque del mobile marketing. La sua conoscenza varia dal performance al brand marketing sia su desktop che su mobile. Luca è anche un business e sales coach ed è fondatore del sito MyStartupLand.

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