Dopo la nuova sezione per la sicurezza nel Google Play Store, l’evento di Google I/O 2021 e l’uscita dell’app beta di Android 12 scaricabile, l’azienda continua a portare novità. Questa volta Google parla di opt-out per annunci pubblicitari personalizzati e Advertising ID.

L’Advertising ID è un ID (identificatore) univoco per ogni utente, che se attivo permette ai marketer di creare pubblicità personalizzate tramite le app e di conseguenza di monetizzare da esse. Gli utenti però possono resettare e generare un nuovo identificatore oppure direttamente cliccare sull’opzione di “Opt out of Ads Personalization”. Nel secondo caso significa che le app non potranno più utilizzare l’Advertising ID di un utente per costruire dei profili o mostrare pubblicità personalizzate. 

Proprio oggi però Google comunica alcuni cambiamenti che inizieranno a manifestarsi verso la fine del 2021: l’Advertising ID verrà rimosso nel momento in cui un utente cliccherà sull’opt-out nelle impostazione del proprio telefono, nella sezione ‘ads’. Qualsiasi tentativo di accedere all’identificatore riceverà una stringa di zeri al posto dell’Advertising ID. In altre parole, stanno rendendo l’opt-out da parte degli utenti più efficace e rigoroso. Agli sviluppatori invece verrà inviata una notifica per comunicare quando un utente fa l’opt-out, in modo che possano cancellare i dati esistenti e rispettare la scelta dell’utente. 

Source: 9TO5Google

Quest’ultimo cambiamento di Google Play colpirà, verso la fine di quest’anno, per prime le applicazione su dispositivi Android 12 e verso gli inizi del 2022 si espanderà, interessando anche tutte le altre applicazioni che in generale supportano Google Play Store.

L’azienda però fornirà delle soluzioni alternative per poter ancora supportare “casi d’uso essenziali”, come Analytics e la prevenzione di frodi. 

Dopo il terremoto di iOS 14 di Apple, gli sviluppatori e i marketer non saranno contenti di quest’ultima novità. Nel caso di Google, si tratta di una mossa più generale rispetto ai drastici cambiamenti di Apple, ma non rappresenta comunque un punto positivo per il futuro nel mobile. Non sono stati tempi facili per il mondo del Mobile Marketing e non sembra che lo diventeranno prossimamente. 

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