A partire dal prossimo anno, le app presenti sul Google Play Store saranno chiamate a mostrare quali dati raccolgono e condividono, insieme a informazioni sulle loro pratiche di privacy e security, in una nuova sezione per la sicurezza. L’annuncio arriva a pochi mesi dalla decisione di Apple di iniziare a mostrare simili informazioni sulla privacy nell’App Store. Nello stesso modo in cui la politica di Apple è stata applicata sia alle proprie app che a quelle sviluppate da terze parti, Google ha confermato che anche le sue app saranno tenute a fornire queste informazioni.
Questa sezione riporterà i dati ai quali l’app ha accesso (come location, contatti o indirizzo email), ma anche come questi dati vengono usati e cosa questo comporta per le funzionalità dell’app.
In particolare, dovrà essere indicato se i dati sono criptati, se sono conformi alle politiche di Google legate alle app per bambini e se gli utenti hanno la possibilità di rinunciare alla condivisione dei dati. Sarà inoltre evidenziato se la sezione per la sicurezza dell’app è stata verificata da una terza parte e se gli utenti possono richiedere la cancellazione dei loro dati, quando decidono di disinstallare l’app.
La nuova politica non entrerà in vigore ancora per alcuni mesi, e secondo Google questo darà agli sviluppatori di app il giusto tempo per implementare i cambiamenti. Gli sviluppatori potranno infatti iniziare ad implementare le nuove informazioni sulla privacy nell’ultimo trimestre del 2021, e queste inizieranno ad essere mostrate agli utenti nei primi mesi del 2022.
Già ad inizio febbraio era trapelata qualche informazione sulla volontà di Google di esplorare un modo per limitare la raccolta dei dati, in maniera meno rigorosa rispetto all’App Tracking Transparency framework (ATT) di Apple. La nuova sezione per la sicurezza sarà, infatti, piuttosto mirata a permettere agli sviluppatori di app Android di spiegarsi meglio agli utenti in termini di utilizzo dei dati personali.
